sabato 17 dicembre 2016

Come trasformare una città a misura di bambini






Le nostre città sono state progettate per essere utilizzate da adulti automuniti. Per gli utenti deboli ed in particolare per i Bambini ed i minori le difficoltà di vita e spostamento a piedi e in bicicletta sono enormi. I pericoli sulla strada per loro sono costanti, anche un semplice gesto come quello di attraversare la strada sulle strisce pedonali si rivela un problema insormontabile, che può costare la vita, sia perchè gli automobilisti nelle maggior parte dei casi non si fermano per fare attraversare, i casi dei pirati della strada sono solo la punta dell'iceberg, sia perchè l'attuale divario di velocità media delle auto rispetto a quella dei pedoni/ciclisti, soprattutto nei centri storici, è troppo elevato per coesistere.

Se si tenesse conto delle esigenze dei bambini e dei ragazzi nella progettazione dei centri storici, il volto delle nostre città sarebbe completamente diverso. In realtà le direttive ministeriale per la redazione dei piani del traffico dal 1995 assegnano la priorità ai pedoni. Nella maggiorparte dei casi queste direttive però sono disattese dalle amministrazioni pubbliche, sia per evitare di perdere consenso elettorale sia perchè, banalmente, chi è nei posti di comando è un adulto automunito, che ha dimenticato di essere stato bambino e ragazzo.

Una città a misura di bambini e ragazzi non sarebbe solo una città dove gli spazi pubblici sono dedicati per la maggiorparte alla sosta e al gioco dei più piccoli a discapito degli stalli auto, ma sarebbe anche una città visivamente più bella, piena di verde, di occasioni di incontro anche per gli adulti, che ora utilizzano le strade solo ed esclusivamente come parcheggi a cielo aperto o come vie di attraversamento per andare da un posto A ad un posto B.

In una città a misura di bambini il limite di velocità massimo degli autoveicoli non può essere superiore ai 20/30 km/h. Questa maggiore uniformità di velocità tra utenti della strada permette di creare un ambiente sicuro per tutti, a quella velocità infatti gli spazi di arresto e gli eventuali incidenti difficilmente possono provocare danni gravi all'utenza debole, e le persone si possono guardare negli occhi per interagire.

Una città a misura di bambini ha bisogno di “corridoi verdi” piacevoli e sicuri che colleghino i vari centri di interesse quali scuole, piazze, parchi, palestre, musei e luoghi d'incontro al centro ed ai quartieri residenziali esterni. Per questo è necessario costruire ed immaginare questi percorsi che rendono gli spostamenti piacevoli per i bambini. In questo modo lo spostamento tra più luoghi non rimane un atto necessario, ripetitivo e meccanico, ma si trasforma in un viaggio verso l'autonomia e la scoperta di luoghi, di persone e di ambienti più naturali e meno antropizzati.

Ecco che allora un gesto ripetitivo come quello di recarsi a scuola in auto, in una città a misura di bambini, con percorsi sicuri casa-scuola e scuola-centro storico a piedi e in bici, come la “Tangenziale dei bambini” di Casalmaggiore, può trasformarsi in un momento di crescita personale, di autonomia, di interazione e di gioco, di utilizzo dei propri sensi per fare cose che ai grandi sembrano inutili, presi dalle incombenze quotidiane, come guardare un cielo azzurro ed uno stormo di uccelli, rincorrere una farfalla colorata, annusare e raccogliere fiori in primavera, fare amicizia tra coetanei.

Creare una città a misura di bambini è anche un investimento per il futuro, perchè da grandi questi bambini vorranno continuare a muoversi in modo sostenibile a piedi e in bici, soprattutto negli spostamenti brevi, contribuendo a decongestionare le nostre città dall'inquinamento dell'aria e dal rumore, problemi ormai annosi dei giorni nostri e non più risolvibili con qualche blocco del traffico nei fine settimana, ma con quel cambio di abitudini che possono più facilmente attecchire nelle nuove generazioni.

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