Lo
Spazio di arresto
di Vincenzo Di
Michele*
L’argomento dello spazio
di arresto è di quelli che si ripetono con una certa insistenza
nell’insegnamento didattico finalizzato al conseguimento della patente di
guida. Argomento questo, di rilevante importanza stante la sua stretta
correlazione con tutte le tematiche stradali inerenti la distanza di
sicurezza ovverosia della distanza che si deve tenere rispetto ai veicoli
che precedono. Nella realtà pratica di tutti i giorni ogni conducente
compie la manovra di arresto del veicolo con naturalezza ed automatismo.
La ripetitività di un determinato comportamento tralascia però il più
delle volte l’invito alla riflessione.
Pertanto, si richiama
l’attenzione del lettore sulla descrizione della manovra dello spazio di
arresto.
Si immagini un
conducente che transitando su strada scorga improvvisamente la presenza di
un ostacolo improvviso sulla carreggiata , come ad esempio un veicolo in
panne. Una volta percepito il pericolo il conducente pigerà il pedale del
freno per esercitare l’azione frenante. Tale azione non sarà immediata
dal momento che passerà un certo tempo definito “ Tempo di Reazione ”
dipendente dalle condizioni psicofisiche del conducente, ove non si
riscontra alcuna azione frenante del veicolo.
Terminata questa fase
avrà inizio l’effettiva azione di frenatura del veicolo .
Per arrestare il veicolo
nel minor spazio possibile il conducente deve intervenire sul freno con
un’azione energica evitando però il bloccaggio delle ruote poiché oltre ad
allungare lo spazio di frenatura , si comprometterebbe in maniera
inevitabile la tenuta di strada del veicolo. In fase di frenatura è buona
norma intervenire sul pedale della frizione il più tardi possibile , in
modo da poter sfruttare l’azione frenante del motore. Tale manovra
richiede numerose esercitazioni di guida per una discreta manualità ed è
sempre stata nelle lezioni di guida pratica , un insegnamento che
manifesta delle difficoltà iniziali di apprendimento negli allievi .
Per Spazio di arresto
si intende la somma dello Spazio di reazione e dello Spazio di Frenatura
(fig.1 spazio compreso tra il punto A ed il punto C ).
Lo Spazio di reazione è
la distanza percorsa nel tempo di reazione ovverosia lo spazio percorso
nel tempo che intercorre tra l’istante in cui il conducente percepisce il
pericolo e quello in cui interviene sul pedale del freno (fig.1 spazio
compreso tra il punto A ed il punto B). Tale distanza dipende dalle
condizioni psicofisiche del conducente e dalla sua prontezza di riflessi.
Mediamente si calcola
per ogni conducente il tempo di 1 secondo quale tempo intercorrente dalla
percezione del pericolo a quello di intervento sul pedale del freno
Lo spazio di frenatura è
la distanza percorsa dal veicolo durante l’azione frenante fino
all’arresto (fig.1 spazio compreso tra il punto B ed il punto C).
Tale distanza dipende
dalla velocità del veicolo, dal tipo di pavimentazione stradale , dalle
condizioni atmosferiche, dalla variazione altimetrica stradale, dalla
presenza sul veicolo dei dispositivi correttori di frenata. Alla stregua
del suddetto assunto non si può negare, a parità di velocità del veicolo e
di condizione psicofisiche del conducente la migliore azione frenante
esercitata su una strada con asfalto rugoso, in presenza di sole , su un
percorso in salita e con un veicolo equipaggiato ad esempio con correttori
del tipo A.B.S. anziché l’azione frenante esercitata su una strada
dissestata con asperità, in presenza di ghiaccio, su un percorso in
discesa e con un veicolo equipaggiato con un sistema frenante di base
senza alcun dispositivo di correzione.
Lo spazio di frenatura
si ottiene dalla seguente formula: Spazio Frenatura = V x
V / 250 x f dove V è la velocità del veicolo
ed f è il coefficiente di aderenza della strada .Chiaramente tale
spazio sarà minore se la velocità sarà minore ed il coefficiente di
aderenza sarà maggiore. Normalmente un tratto di strada con asfalto rugoso
ha un coefficiente di aderenza pari a 1 mentre un terreno asciutto non
asfaltato ha un coefficiente di aderenza pari a 0,5.
Lo spazio di reazione (
Spazio reazione = V x Tempo reazione) si calcola
moltiplicando la velocità del veicolo x il tempo di reazione del
conducente che come già detto è quantificato mediamente in 1 secondo .
Chiaramente ogni
conducente non sarà vincolato alla conoscenza in maniera dettagliata delle
or citate distanze , tuttavia nell’insegnamento didattico l’allievo viene
preparato sulla conoscenza in via approssimativa dello Spazio di arresto e
dello Spazio di reazione attraverso le semplici regole riportate nella
tabella 1 e nella tabella 2 , di modo che possa avere un concezione
aderente alla realtà di quanto spazio gli occorre per fermarsi .
Nella tabella 1 viene
quantificato lo spazio di arresto alle diverse velocità .Alla velocità di
50 Km/ h lo spazio di arresto è circa di 25 m .Alla velocità di 100 Km/ h
tale spazio è circa di 100 m.
Come si può ben
osservare se la velocità raddoppia lo spazio di arresto non raddoppia
bensì quadruplica. A tal conto non si può certamente sottacere la
sensibilizzazione promossa dalle Istituzioni per una circolazione stradale
improntata sulla velocità adeguata alle regole della prudenza.
Nella tabella 2 viene
quantificato lo Spazio di reazione alle diverse velocità calcolato sulla
prontezza di riflessi del conducente nel tempo di 1 secondo. Alla velocità
di 50 Km/h lo spazio di reazione è di circa 15 km/h . Alla velocità di 100
Km/h tale spazio è di circa 30 metri.
Considerando che nel
cosiddetto Spazio di reazione non si esercita alcuna azione frenante da
parte del conducente, non si può anche in questo caso trascurare il dato
dell’importanza della velocità quale elemento di primaria importanza per
un minor spazio percorso nel tempo di reazione.
Infatti , tale distanza
potrebbe anche aumentare allorché il conducente pur non facendo uso di
alcool o droghe ,sia in uno stato di stanchezza, emotivo o abbia
assunto farmaci che compromettano la capacità di guida.Alla stregua
della suddetta analisi dubbi non permangono circa il controllo della
velocità da parte degli utenti della strada.
Figura 1
SPAZIO DI ARRESTO
//====================================================//
SPAZIO DI REAZIONE
SPAZIO DI FRENATURA
//==================//==================================//
A
B
C
Spazio di arresto = Spazio di
Reazione + Spazio di frenatura
Articolo in riquadro n.1
Tabella 1 Lo Spazio di arresto
In modo approssimativo
lo Spazio di Arresto si calcola elevando al quadrato le decine delle
velocità o anche togliendo uno zero alla velocità e poi moltiplicando per
lo stesso numero.In tale modo si ottiene una distanza espressa in metri.
Lo Spazio Arresto al variare della velocità
50 Km / h
= 5 x 5 = 25 m
60 Km / h
= 6 x 6 = 36 m
70 Km / h
= 7 x 7 = 49 m
80 Km / h
= 8 x 8 = 64 m
90 Km / h
= 9 x 9 = 81 m
100 Km / h
= 10 x 10 = 100 m
Articolo in riquadro n.2
Tabella 2 Lo Spazio di Reazione
In modo approssimativo
lo Spazio di Reazione nel tempo di 1 secondo, si calcola moltiplicando il
numero 3 per le decine delle velocità o anche togliendo uno zero alla
velocità e poi moltiplicando per il numero 3 .In tale modo si ottiene una
distanza espressa in metri.
Lo Spazio di Reazione al variare della velocità
50 Km / h
= 3 x 5 = 15 m
60 Km / h
= 3 x 6 = 18 m
70 Km / h
= 3 x 7 = 21 m
80 Km / h
= 3 x 8 = 24 m
90 Km / h
= 3 x 9 = 27 m
100 Km / h
= 3 x 10 = 30 m
* Dottore in Scienze
politiche
Insegnante di teoria
ed Istruttore
di Pratica per tutte
le categorie
di patenti
Collaboratore Redazioni Stampa
di patenti
Collaboratore Redazioni Stampa
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