domenica 8 novembre 2020

PALAZZETTI E SUPERMERCATI, IL BINARIO MORTO DELLA "POLITICA" CASALASCA



Il centro di Casalmaggiore è collassato, è ormai un deserto. Un processo che dura da anni di immobilismo politico e che ha avuto un'inevitabile accellerata a causa del ponte chiuso prima e dal covid ora. Per scoprirlo basta farsi una camminata tra le vie ed alzare lo sguardo. Fatela questa camminata istruttiva.Vedrete case abbandonate, decine e decine di case abbandonate, saracinesche abbassate piene di ragnatele, cartelli affittasi/vendesi ovunque, marciapiedi rotti, macchie di olio motore, distese di guano di piccione, centinaia di buche sul porfido stradale rappezzate con il catrame,  auto abbandonate da settimane, mesi, sempre nello stesso posto, degrado e sporco per terra, parchi pubblici lasciati morire senza altalene, che di notte vengono usati come discarica, alberi secolari abbattuti, aria fetida di carburante nelle ore di punta respirato dai ragazzi davanti alle scuole, auto che si lanciano a tutta velocità sui rettilinei del centro storico senza motivo.

Una piccola cittadina di provincia ormai irriconoscibile con zone sempre più trasformate in ghetti degradati, perchè il degrado e l'incuria richiamiano bar malfamati, spaccio e delinquenza anche minorile.

Lo svuotamento del centro è ormai così veloce che le poche ristrutturazioni di case esistenti non riescono a compensare il naturale avvicendarsi dei proprietari. Le famiglie giovani sono andate tutte ad abitare nei quartieri dormitorio, privi di servizi, dove per fare qualsiasi cosa devi prendere l'auto. L'asolana è diventata una barriera pericolosa da attraversare, ogni tanto qualche anziano sulla bici ci lascia la pelle. 

Il centro già dieci anni fa aveva bisogno di un intervento radicale di Rigenerazione Urbana per attirare nuovi residenti e botteghe di prossimità: zone30, verde urbano, pedonalizzazioni, ciclabili, attraversamenti pedonali rialzati, percorsi sicuri casa-scuola, un Piano di Mobililità Sostenibile. Nulla di tutto questo è stato fatto, anzi con il PUT approvato nel 2017 stiamo andando direttamente dalla parte opposta.

Si è invece investito il proprio tempo e denaro in quelle ridicole rotonde sull'asolana, pericolosissime per  pedoni e ciclisti, tagliato nastri per nuove aperture o ampliamenti della grande distribuzione, in un paesino che ha gli stessi abitanti degli anni '60 del secolo scorso.

In mezzo a questo disastro, con infrastrutture viabilistiche e di trasporto fatiscenti (ponte e ferrovia), senza più il punto nascite dove sono nati in sicurezza i nostri figli e nipoti, nel 2020 in cosa investiamo le poche risorse a disposizione? In cosa è impegnata la politica locale?

In un palazzetto da 1200 posti a sedere che non serve a nessuno e in un nuovo supermercato!

Con alle porte una sicura nuova recessione economica, che causerà un ulteriore chiusura di piccole attività, di quelle attività che sono vitali per mantenere socialità, pulizia e sicurezza nelle strade del centro di una città, investiranno i nostri soldi, milioni di euro, per distruggere altro verde pubblico in una delle zone più pregiate dal punto di vista paesaggistico (Argine di S.Maria) e permetteranno l'arrivo del 13° supermercato. 

Casalmaggiore non si risolleverà più per molti anni a venire, le scelte politche errate peseranno come un macigno sul futuro della nostra città.