La piazza, nel suo significato urbanistico, può definirsi come uno
spazio libero, limitato da costruzioni. Nell'edilizia cittadina la
piazza rappresenta uno degli elementi più importanti, sia per funzione
che per significato. In tutte le epoche storiche la piazza ha servito
come luogo e centro di riunione dei cittadini disimpegnando massimamente
queste funzioni: politica (comizî, parlamenti), commerciale (fiere, mercati), religiosa (processioni, sacre rappresentazioni, sagrati).
All'estero delle piazze così belle come Piazza Garibaldi e Piazza
Turati sarebbero ormai da anni state trasfromate in zone 30 e/o zone 20;
le famose Zone d'incontro svizzere che permettono alle automobili di
entrare, ma a velocità molto moderata per introdurre Sicurezza e
Vivibilità.
La cittadinanza ormai guarda sconsolata le condizioni delle nostre
piazze e si chiede come fare per riportarle agli antichi splendori.
Sicuramente le decisioni prese fino ad ora non hanno sortito alcun
effetto. Abbiamo però capito che ne l'accessibilità delle auto senza
regole nè la chiusura totale al traffico veicolare (nei fine settimana o
totalmente) sono una soluzione.
Pedonalizzare un centro storico è possibile solo quando si è
investito massicciamente nel cambiamento delle abitudine della
popolazione e inserirlo senza prima aver costruito le necessarie
infrastrutture di collegamento tra la piazza e la periferia è
impensabile.
Pedonalizzare permanentemente le Piazze, come fatto nella Turati, in
questa fase storica, comporta solo un isolamento totale di quella zona
dal resto della Città. Isolamento che causa sicuramente la fuga delle
attività commerciali che, non essendo visibili da chi passa in centro
con l'auto, sono costrette a spostarsi in altre zone più accessibili e
dotate di parcheggi.
Se poi, oltre ad impedire l'accessibilità, si inseriscono arredi
urbani non appropriati e addirittura pericolosi con discesine
improbabili e panchine al sole il quadro si completa.
Infatti l'arredo urbano non solo deve essere resistente alle
intemperie, ma deve assicurare ombra sufficiente per le ore più calde
della giornata attraverso piante e coperture adeguate come i dehors che
potrebbero essere installati dalle attività commerciali che si
affacciano nella piazza (Turati, nella zona centrale attualmente
occupata da monumento, piscina vuota e panchine inutilizzate).
L'intervento intermedio, sperimentato in Via Baldesio, che permette
l'accesso delle auto, sia di quelle di attraversamento sia di quelle dei
residenti, ad una velocità moderata con tecniche di moderazione della
velocità con limite a 30 all'ora può essere un buon compromesso tra una
popolazione auto-dipendente e la necessità di ripopolare le strade da
Residenti, Visitatori e Turisti che in un luogo accogliente e sicuro
possono riappropriarsi degli spazi per socializzare e fare shopping.
Quello che si propone quindi è di togliere la zona pedonale in Piazza
Turati (che attualmente è permanente) e in Piazza Garibaldi alla sera e
nei fine settimana, inserendo la limitazione della velocita a 20 Km/h
con appropriate tecniche di moderazione. Nella zona centrale di Piazza
Turati possono essere installati degli arredi urbani adeguati, favorendo
l'installazione di una gelateria/bar che possa sfruttarne le
potenzialità lungo tutto l'arco dell'anno, quel famoso salotto che si
voleva realizzare e che non è mai decollato. Ai lati qualche parcheggio
per alcune auto stop&go o carico/scarico e una lunga rastrelliera
coperta per biciclette lungo tutta la parete del retro del palazzo
comunale (servizio per i ciclisti che si recano nel Centro storico, al
centro servizi per il cittadino o nei negozi delle vie di collegamento
alle due piazze principali favorendo quindi una nuova mobilità,
ulteriormente incentivata dalle sicure Zone30 di Via Cavour, Via
Marconi, Via Bixio, Via Romani, Via Cairoli, Via Favagrossa, Via Azzo
Porzio e Via Baldesio.
L'attuale organizzazione di eventi nelle piazze con l'installazione
di "gazebi culinari giganti" e/o mercatini di prodotti di bassa qualità
non sono la soluzione migliore. Non intervengono sulle cause profonde
che hanno causato la desertificazione del commercio e lo spopolamento
dei cittadini dalle strade. Una Rigenerazione del Centro Storico che
punti a ristabilire Qualità e Cura dello spazio pubblico deve riguardare
la regolazione dell mobilità e la ristrutturazione degli spazi in modo
permanente. Interventi così invasivi e a spot non rappresentano
soluzioni a lungo termine, ma pagliativi che senza una progettazione
organica non hanno alcun effetto positivo, se non temporaneo, e solo per
alcune attività merceologiche. La loro organizzazione è però un fatto
positivo perchè fa emergere la necessità e il bisogno intrinseco di una
Città di incontrarsi, di scambiare opinioni, di riappropriarsi dello
spazio pubblico ora abbandonato.
Quindi Accessibilità e Zone20 nelle Piazze, Zone30 nelle vie di
collegamento tra le Piazze e l'esterno della Città per favorire ed
incentivare una nuova mobilità, una città più social, con un centro
commerciale naturale rinato.
Un progetto decennale che preveda nella prima fase una
ristrutturazione delle Vie e delle Piazze con la moderazione della
velocità e l'installazione dell'arredo urbano e una seconda fase che
culmini nella creazione di parcheggi esterni, bike sharing (per turisti e
visitatori occasionali) e navette leggere che facciano da collegamento
tra il centro e la periferia, investendo nel frattempo sulla
Comunicazione e le nuove generazioni iniziando dalle scuole con
l'incentivazione di Piedibus, Bicibus e Bike to School con i genitori.
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