C'era un bellissimo Centro Commerciale una volta in Città formato
dalle sue "Botteghe di prossimità" che affacciavano sulle Piazze e nelle
vie del Centro Storico. La gente brulicava, si incontrava, faceva due
chiacciere., listonava sulla Piazza Garibaldi e si sedeva per un
aperitivo o gelato ai tavolini. Poi si decise che tutto doveva uscire
dalle "mura". Tutto fuori, dai servizi ai centri di acquisto. Nuove
strade e nuovi insediamenti a cui accedere esclusivamente con
l'automobile. Uno, due, tre Supermercati fino ad arrivare a perderne il
conto. Così con una popolazione pressochè stabile nel numero ci siamo
ritrovati con un'offerta standardizzata di bassa qualità che prevede
discount e capannoni di chincaglieria cinese a basso prezzo. Ad una ad
una inesorabilmente le saracinesche degli Alimentari si son tutte
abbassate, poi con l'allargamento alle altre qualità merceologiche,
anche gli altri hanno ceduto. La crisi economica che ha falcidiato il
ceto medio ha fatto il resto. Abbigliamento, Gastronomie, Fiori,
Elettronica, non un settore si è salvato da questo processo.
Oggi per colpa di queste scelte scellerate ci ritroviamo con un
Centro Storico distrutto e desertificato. Decine di saracinesche
abbassate, età media degli esercenti proprietari rimasti sempre più alta
in attesa della pensione e turnover di attività sempre più elevata con
una durata media di apertura che non supera i due/tre anni. Anche gli
esercenti storici dei Bar cedono le licenze agli stranieri.
Ritornare al Centro Commerciale Naturale si può e si deve. Senza
Botteghe di Possimità non solo si perde una delle funzioni principali
della Città, ma si rendono anche le strade del centro sempre più
degradate ed insicure. Il presidio del territorio va fatto con i
Cittadini ed i Commercianti che si prendono cura della loro zona, del
proprio quartiere.
Per farlo basta rendere di nuovo attrattivo e vivibile il Centro con
le tecniche di moderazione della velocità, le Zone30, con l'arredo
urbano, disincentivando tutto ciò che inizia con Centro Commeriale,
Grande Distribuzione e Spazi commerciali al di fuori delle mura. Ce ne
sono già troppi, sono inutili e dannosi. Perseverare su questa strada
significa voler dare il colpo di grazia finale ad una situazione di per
se già ora insostenibile.
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