RIGENERARE LA CITTA'

In una situazione di stagnazione economica con i prezzi dell'energia in continua crescita (il prezzo del petrolio è quintuplicato) l'automobile ad uso individuale risulta antieconomica. La politica nazionale e locale scegliendo il "modello auto-centro commerciale" ha scientificamente distrutto i bellissimi centri storici italiani che sono stati usurpati delle loro funzionalità. L'aver portato "fuori dalle mura" i centri di acquisto ed i servizi dei Cittadini ha provocato negli anni un continuo svuotamento del Centro, che ha dapprima vissuto un sempre maggiore turn-over delle attività commerciali, per poi arrivare alla chiusura di decine di attività che nella migliore delle ipotesi si sono trasferite vicino ai nuovi centri commerciali. Centri commerciali che non solo hanno provocato la chiusura dei negozi di prossimità, causando il degrado delle strade, ma hanno anche spezzato il legame tra territorio e le sua attività produttive, permettendo al mercato globalizzato di entrare nelle abitudini di acquisto dei residenti che con le loro scelte dapprima hanno provocato lo spostamento del lavoro dal settore agricoltura/industria al terziario ed ora verso la disoccupazione di massa da un lato e dall'altro la produzione esclusiva per l'estero. A riprova di ciò basta fare una rapida lettura delle etichette nelle nostre dispense/frigoriferi/armadi per capire quanta parte di prodotto estero slegato dal nostro territorio abbia ormai invaso le nostre case.
Non solo le Botteghe di prossimità hanno chiuso, ma si sono svutati anche i Palazzi. Le nuove generazioni, non trovando sbocchi occupazionali sul locale, in parte sono emigrati, mentre altri hanno preferito spostarsi in centri più piccoli a qualche km di distanza dalla casa natale, dove il costo al metro quadro delle abitazioni permetteva loro di acquistare casa a prezzi accessibili decidendo quindi di essere completamente dipendente dall'auto visto la mancanza sul territorio del trasporto pubblico e ingolfando di conseguenza le strade di collegamento dei vari centri che negli orari di punta sono sempre più inaccessibili, sia a causa del traffico di attraversamento dei mezzi pesanti che devono portare qui la merce proveniente dall'estero sia dai lavoratori che disperdono e convogliano una marea di risorse personali sia economiche che di tempo nei vari tragitti casa-lavoro / casa-scuola / casa-centro commerciale.
Centri storici sempre più vuoti di Attività e Cittadini autoctoni dove l'invecchiamento della popolazione, fenomeno già in atto nel Paese, li vede protagonisti in negativo. L'età media di chi è rimasto in Centro è notevolmente aumentata, così come quella degli esercenti commerciali che non vedono un ricambio generazionale. A questo fenomeno poi si aggiunge la forte presenza di immigrati,  italiani e stranieri, che occupano le case dell'aler o che si accontentano di prendere in affitto appartamenti di bassa qualità da proprietari che non hanno incentivi a mantenerli in buono stato perchè il mix tra un mercato delle compravendite fermo, un alta morosità degli affittuari e un elevato costo di ristrutturazione  ne rende antieconomica la gestione.
Un Centro Storico spopolato, invecchiato, senza Botteghe di prossimità e con palazzi fatiscenti, lasciati al loro destino, lentamente muore. Il continuo turn-over dei suoi abitanti crea dinamiche sociali sempre più superficiali e scadenti, va scemando il senso di appartenenza, mentre il "nocciolo duro" delle Famiglie residenti si riduce sempre più a un nucleo insignificante.
C'è quindi bisogno di un intervento immediato di Rigenerazione  per riportare nel Centro quelle funzioni che lo hanno sempre caratterizzato, quali Commercio, Scambio e Socialità da parte di una Popolazione rinnovata "di qualità", che sia attirata qui da un ambiente sano, accogliente, sicuro, dove poter crescere in serenità i propri Figli.  Un Ambiente Urbano Rigenerato dove gli utenti deboli della Strada possano muoversi in sicurezza, raggiungere a piedi o in bici la maggiorparte dei luoghi di interesse senza il continuo rischio di essere travolti da auto lanciate in corsa, dove la strada di nuovo rappresenti il luogo principe dove le interazioni umane possano compiersi appieno senza difficoltà.
Casalmaggiore con i suoi 1500 appartamenti vuoti, decine e decine di serrande abbassate, le due Piazze Garibaldi e Turati ormai deserte per la maggior parte delle ore della giornata sono lì a dimostrare che ormai non cè più tempo da perdere, che urge un ripensamento generale delle funzioni della Città, con buona pace di automobilisti e centri commerciali, che rappresentano il passato e non il futuro.

http://fiab-onlus.it/bici/bici-in-citta/bici-in-citta-news/item/355-citt%C3%A0-che-ci-illuminano-groningen.html
https://www.youtube.com/watch?v=rg5YOH8pnw0

http://oglio-po.bipart.it/proposte/slow-town-rigenerare-la-citta-/?search=dBtBdRv2tm3gtAkj5X5W

Nessun commento:

Posta un commento