sabato 23 luglio 2016

PERCHE' E' MORTO UN ALTRO BAMBINO IN BICICLETTA SULLE NOSTRE STRADE



Nell'Oglio Po mettersi sulla strada è un atto di fede, se analizziamo solo gli ultimi 60 giorni, scopriamo che è normalità quotidiana l'incidente stradale, auto che finiscono nei fossi, contro le vetrine nei centri storici, tamponamenti a catena sui ponti, pirati della strada ubriachi, ciclisti e motociclisti travolti e uccisi, frontali tra auto per sorpassi azzardati. Una volta si parlava delle "stragi del sabato sera", ora è una carneficina quotidiana a qualsiasi ora del giorno. Nonostante si sia introdotto il reato di omicidio stradale, il quadro non è affatto migliorato. Probabilmente il 2016, visti anche i dati anticipati dall'Assiociazione vittime della strada vedrà una pericolosa inversione del trend con aumento di incidenti e morti rispetto agli anni passati. 
In questo quadro drammatico i Bambini e Ragazzi sono i più penalizzati, la loro prima causa di morte è l'incidente stradale.
Nei centri storici il principale fattore di rischio è la velocità dei veicoli e i bambini sono completamente in balia degli automobilisti adulti. 
Nella progettazione delle strade comunali nessuno considera che i bambini hanno capacità percettive e reattive differenti rispetto a quelle di un adulto.
Un bambino (alto non più di 130 cm intorno ai 7-8 anni) ha un campo visivo limitato, non è in grado di scorgere un veicolo che si avvicina dietro ad un altro veicoli più vicino, ha una visione periferica ancora poco dettagliata, non percepisce particolari importanti con "la coda dell'occhio", la sua visuale è frequentemente ridotta da sagome e ingombri: un'auto parcheggiata, una bicicletta, una siepe, un cassonetto dell'immondizia costituiscono per lui ostacoli visivi. Gli impediscono di vedere e di essere visto. 
Un bambino non è in grado di comprendere la velocità con cui si avvicina un veicolo (che verrà appresa dal bambino con l'esperienza solo in età più adulta). Sempre per inesperienza un bambino non sa valutare quanto spazio e quanto tempo sono necessari ad un'automobile per fermarsi. Confonde spesso la realtà con la fantasia: per un bambino un'auto si ferma immediatamente, per incanto. A questo si aggiunge che un bambino non è in grado di comprendere la fonte di un suono o di un rumore. Un bambino impiega almeno 4 secondi per capire se un'auto è ferma o in movimento.

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