Abbiamo già scritto in passato che il PUT (Piano urbano del Traffico) ormai non lo fa più nessuno, è un piano inutile, obsoleto e superato, perchè si concentra sulle auto e sul traffico e non come i PUM (Piani urbani della mobilità) e i PUMS (Piani urbani della mobilità sostenibile) sulle persone, sui pedoni, sui ciclisti e sulla riduzione dell'uso dell'auto nei centri storici.
E, cosa importante, i PUT non danno accesso ad alcun finanziamento pubblico, quindi i costi per la loro realizzazione sono totalmente a carico delle finanze locali (cittadini residenti), come ci ha ricordato a maggio 2016 Paolo Gandolfi componente della IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati:
Il PUT di Casalmaggiore, che si concentra sul centro storico, non è ancora stato presentato, ma leggendo i due documenti pubblicati sul sito del Comune (la Relazione Tecnica e la Valutazione Ambientale a cui è stato sottoposto) chiediamo che non venga nemmeno presentato, perchè questo PUT, oltre ad essere inutile, obsoleto e superato, è quanto di peggio si potesse pensare per migliorare la viabilità di Casalmaggiore e soprattutto la qualità della vita dei sui residenti, la sicurezza degli utenti deboli e l'incentivazione delle Botteghe di prossimità.
Il Comune spenderà centinaia di migliaia di euro per realizzare un Piano che, a detta dello stesso consulente incaricato dal Comune per fare la valutazione ambientale, non serve a ridurre il traffico veicolare di attraversamento nel centro storico, ma anzi a redistribuirlo ed AUMENTARLO nella Piazza Garibaldi e nelle vie limitrofe.
Siamo su "Scherzi a parte?!"
Ci state dicendo che in una delle zone più inquinate del Mondo qualcuno pensa ancora di incentivare l'utilizzo dell'auto?
Di riempire il centro storico, quello con il manto stradale in porfido pieno di buchi e già ora impraticabile, di ulteriore traffico veicolare? Di quel traffico che è responsabile dell'ammaloramento del manto stradale e che il Comune ha abbandonato da anni riempiendolo di pezze di catrame, perchè non ha i fondi per rimetterlo a nuovo?
Questo PUT non solo è inutile, obsoleto e superato, non solo va contro ogni logica di riduzione del traffico, non solo non è finanziabile da bandi, ma ha anche delle "soluzioni tecniche" completamente errate.
Dai pochi disegni che sono stati pubblicati emergono degli errori progettuali madornali in particolare sui flussi pedonali e ciclabili.
Solo in piazza Garibaldi sono stati eliminati quattro passaggi pedonali sostituiti da barriere di auto parcheggiate !!!
L'unico passaggio pedonale progettato costringe i pedoni a camminare in mezzo alla strada per avere accesso allo stabile che ospita ProLoco, Bar Centrale e Farmacia Comunale.
E' incredibile, la Piazza Garibaldi, la Piazza, il luogo deputato in ogni paese per l'incontro delle persone trasformato in una rotonda automobilistica inaccessibile per l'utenza debole.
Piazza Turati, riaperta al traffico, che diventerà la scorciatoia per tutti coloro che dalla piazza Garibaldi devono passare su via del Lino e via Baldesio (visto che via Pozzi e il primo tratto di via Baldesio saranno trasformate in ZTL). Qualcuno se n'è accorto?
In via Cavour l'allargamento del marciapiede per realizzare una ciclopedonale promiscua causerà incidenti a raffica tra utenti deboli. Queste infrastrutture per percorsi lunghi non si fanno mai, perchè mettono in conflitto i pedoni e i ciclisti. I ciclisti in una ciclopedonale promiscua sono "ospiti" e quindi passeranno a loro rischio e pericolo!
La nuova ciclabile bidirezionale in via Guerrazzi ancora contro al Codice della strada, perchè delimitata solo da paletti, pare addirittura chiusa sull'incrocio con via Zuccari Fermo costringendo i ciclisti che vogliono proseguire verso via Cavour a violare il codice della strada!
L'inversione del senso di marcia in via Zuccari Fermo costringerà i mezzi in uscita da Casalmaggiore a immettersi in un vicolo con un imbocco difficile da vedere e da passare, in una strada priva di marciapiedi!
La nuova "rotonda" davanti ai Vigili Urbani costringe i mezzi a fare una inversione ad "U" in mezzo al traffico per coloro che provengono dalla discesa di via Giordano Bruno e vogliono immettersi su via Del Lino!
Nessun piano di mobilità è stato predisposto per le scuole Marconi e Diotti, che ancora oggi, nel 2016, non hanno uno straccio di passaggio pedonale rialzato per proteggere i pedoni.
Sono state invertiti i sensi di marcia dei due tratti centrali di via Porzio e via Cairoli per rendere a norma le ciclabili, causando ulteriori problemi ai ciclisti (trattati come automobilisti), che non faranno mai quei giri lunghi per accedere alla piazza Garibaldi.
Il nuovo parcheggio che sventra il parco della scuola Romani e che prevede addirittura l'apertura di una strada in mezzo al verde (aumentando il rischio per gli utenti deboli in transito e per i bambini che giocano nel parco) è inutile perchè a 280 metri e 3 minuti di cammino già oggi vi sono due parcheggi vuoti e disponibili.
Ma potremmo andare avanti per ore, questo Piano è completamente errato nelle finalità che si prefigge, nelle soluzioni tecniche che adotta e nel metodo con cui si è arrivati ad approvarlo in giunta, visto che nessuno degli attori coinvolti (residenti, commercianti e società civile) è stato preventivamente sentito.
Perchè saremo noi residenti/commercianti/utenti finali che utilizzeremo questo "Piano", a noi ricadranno tutte queste scelte errate, che incomprensibilmente nel 2016 puntano ancora ad aumentare il traffico veicolare in centro e di conseguenza il rischio, l'inquinamento acustico e dell'aria.
In un Mondo che sta andando verso la Rigenerazione urbana, per rendere le città vivibili e accoglienti di nuovo ai Pedoni, ai Bambini, Casalmaggiore ormai deserta, con palazzi fatiscenti e vuoti, parchi distrutti e saracinesche abbassate dove va? verso il baratro?
Il futuro non aspetta, Casalmaggiore ha bisogno adesso di un PUMS, prima che sia troppo tardi, che possa attirare finanziamenti pubblici Regionali, Nazionali ed Europei, e di progetti di Rigenerazione Urbana finanziabili dalle Fondazioni bancarie, ha bisogno di incaricare Tecnici preparati in mobilità pedonale/ciclabile/sostenibile e di fare tutto questo condividendolo con la cittadinanza, informandola dei numerosi vantaggi e miglioramenti sulla qualità della vita, sulle attività economiche e sui valori immobiliari.
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