Qualcuno pensa che sia tempo perso, qualcun altro si lamenta sui social perché "non c'è solo il parco di via Italia!", ma giustamente anche gli altri che a Casalmaggiore sono tutti distrutti.
Qualcuno inveisce contro i vandali.
"Metteteci una telecamera!" é la ricetta definitiva dicono...
Dai palazzi propongono spianate e parcheggi così risolviamo alla radice il degrado, come volevano fare al Romani e hanno fatto al parco della posta con risultati pessimi.
"Ci vuole del coraggio" a continuare per anni nonostante i vandali puntualmente si ripresentino, il giornalista amico scrive.
E invece io come al solito non sono d'accordo con la maggioranza.
Questa attività che ci porta via solo qualche ora ogni tanto ha un valore simbolico e pedagogico enorme per noi stessi e per gli altri.
Ci ricorda che la condizione del luogo é lo specchio di chi vi abita, se è degradato significa che anche noi in parte lo siamo.
Innanzitutto mette in fila le priorità e le esigenze di una Comunità.
Chi ha figli piccoli e viene anche da lontano per farli giocare qui, in questo parco, capisce cosa intendo.
In quarant'anni non ho mai visto un parco a Casalmaggiore in ordine se non al taglio del nastro e per qualche settimana, poi viene lasciato andare tutto al suo destino.
La manutenzione della propria "casa comune" dovrebbe essere una priorità.
E i parchi sono una priorità da sempre, il verde, il gioco dei piccoli, l'ombra, la possibilità d'incontro, la socialità non mediata, persino il valore degli immobili ne risentono positivamente.
In una parola tanto abusata, la qualità di vita.