SPERIMENTAZIONE MAGGIO 2014 |
REALIZZAZIONE GIUGNO 2018 |
Per capire cosa sta succedendo a Casalmaggiore sul Bando finanziato dalla Fondazione Cariplo con 100 mila euro bisogna tornare al maggio 2014.
Qui il testo completo:
https://drive.google.com/file/d/1p5kUO9olNKaOQPKTtFF3TsWqQ7i3jUWV/view
Nel
2014 alcune Associazioni ed alcuni Residenti di Via Baldesio
organizzarono una sperimentazione di zona30 progettata da un tecnico
specializzato, l’Architetto Matteo Dondè, che prevedeva, oltre
alla moderazione della velocità, l’installazione di arredo urbano
e di piante di medio e alto fusto in mezzo alla strada.
La
sperimentazione, la terza in Italia, ebbe così tanto successo che
fu prorogata per tre mesi dai due giorni iniziali anche grazie ad una
raccolta firme che raggiunse in poche settimane il migliaio di
adesioni in un paese di quindicimila abitanti.
Il
futuro Sindaco al riguardo fece una dichiarazione inequivocabile sui
quotidiani locali ed anche l’opposizione si dichiarò favorevole:
"Desidero
intervenire ringraziando gli organizzatori del progetto "Slow
Town", - ha spiegato Filippo Bongiovanni - il Gruppo del
Gasalasco con la collaborazione di Persona Ambiente di Damiano
Chiarini e tutto lo staff di volontari. Sono rimasto veramente
stupito ed impressionato, verificandolo in prima persona, dalla bontà
del progetto e l'ho condiviso con la mia squadra. Una proposta
intelligente, peraltro compatibile con il codice della strada, che
consentirebbe di risolvere molteplici problemi nel centro storico
della nostra città: sull'aspetto della sicurezza stradale per pedoni
e ciclisti, ma anche sul versante della socialità, un traffico
rallentato e un arredo urbano migliore invogliano i cittadini, ma
soprattutto le famiglie coi loro bambini, a riversarsi sulle strade e
a ritrovare quegli spazi che si erano perduti, di conseguenza anche
le attività commerciali ne gioverebbero. I dati presentati
dall'architetto Matteo Dondè, che ho avuto il piacere di conoscere,
la dicono lunga sugli effetti benefici anche per il commercio.
Vedendo così via Baldesio, penso che molte altre vie del centro
storico si possano prestare alla stessa soluzione, facendo rifiorire
la città nella lotta contro il degrado. Credo sia un progetto
fantastico da mandare in porto nel corso del nuovo mandato
amministrativo. Ho quindi sottoscritto con entusiasmo la proposta di
rendere definitivo il limite dei 30 orari per la circolazione dei
veicoli e il posizionamento degli arredi urbani. Sarei felice con la
mia squadra di governo della città, di collaborare con gli
organizzatori di questo straordinario evento, che hanno dimostrato
passione disinteressata per la loro comunità, fantasia e capacità
di servizio. Queste sono le iniziative che ci piacerebbe sostenere
per il futuro".
L’architetto
Dondè fu incaricato di progettare la via a fine 2014, progetto che
rimase in un cassetto del Comune in attesa di essere finanziato da
qualche bando.
L’assessore
competente scrisse ai giornali e presentò il progetto a dicembre di
quell’anno:
Nel
2015 l'Amministrazione, dopo aver convocato nel mese di febbraio l’Architetto
Dondè insieme al Comitato Slow Town e all’ufficio bandi,
individuò nel bando “Comunità Resilienti” sempre di Fondazione
Cariplo una possibilità di finanziamento, ma, arrivati alla scadenza
di maggio e con il progetto già scritto inspiegabilmente non fu
presentato.
Nel
luglio 2016, dopo nostre continue sollecitazioni pubbliche, l'Amministrazione
decise di partecipare al Bando Emblematici Minori della Provincia di
Cremona utilizzando proprio il progetto preliminare commissionato in
precedenza all’Architetto Dondè, progetto scritto a quattro mani
dall’ufficio bandi e dal Comitato Slow Town come si evince dalla
conferenza stampa di allora:
Il
progetto prevedeva il coinvolgimento diretto di alcune Associazioni
ed in particolare di “Persona Ambiente”, del “Comitato Slow
Town” e della “Rete Negozi Amici”, che erano fautrici della
sperimentazione del 2014 e che in parte risiedono nella zona.
A
novembre 2016 esce la notizia che la Fondazione Cariplo ha deciso di
finanziare il progetto:
Da
quel momento cala il silenzio, l'amministrazione fa passare il tempo senza
convocarci, non coinvolge l’architetto Dondè nel progetto
definitivo, non procede con la selezione dei due facilitatori, non
presenta il progetto vincitore ne alla Comunità ne ai residenti, ne
coinvolge i residenti nella co-progettazione come prevede il progetto
(segue).
Dopo
continue pressioni da parte nostra affinché inizi il progetto
arriviamo alla selezione di un solo facilitatore a dicembre 2017, che
di fatto fino ad aprile 2018 non svolge alcuna attività ne viene
formato da personale specializzato come prevede il bando, mentre i
lavori stradali del secondo e terzo lotto partono a fine gennaio
2018, 14 mesi dopo l’aggiudicazione del bando, in gravoso ritardo
senza motivo.
Nel
frattempo l’Associazione Persona Ambiente insieme al Comitato Slow
Town organizzano eventi di grande successo e partecipazione nella via
Baldesio e nel parco oggetto del bando e in altre zone della città e
frazioni coinvolgendo i commercianti sia a maggio 2017 sia a maggio
2018 senza alcun sostegno economico esterno come invece era previsto
dal bando:
L’altra
Associazione “Il Torrione”, inserita dal Comune nel bando, ad
oggi non ha svolto alcuna attività.
PARTECIPAZIONE
CIVICA
A quasi due anni dall'aggiudicazione del bando l'Amministrazione non ha svolto alcuna attività di “partecipazione civica”, nessun evento, nessun laboratorio, nessun convegno
come invece prevedeva il progetto soprattutto nella fase iniziale:
pag.2
“avviare
modalità innovative di co-progettazione e co-gestione dei beni
comuni”
pag.9
“Il
progetto prevede la messa in campo di un processo per coinvolgere
cittadini, terzo settore, attività economiche ed amministratori
pubblici in un dialogo costruttivo volto alla definizione di un
modello di sviluppo per il territorio e di una serie di attività
che, nel breve, medio e lungo periodo, possa portare al
raggiungimento di un obiettivo comune. La partecipazione attiva
della cittadinanza è quindi un elemento essenziale per la buona
riuscita del progetto”
pag.12
“...si
vuole dimostrare che le soluzioni ai problemi del traffico e della
tutela della qualità ambientale e urbana delle nostre città si
possono trovare solo con la partecipazione dei cittadini, nella
ricerca di soluzioni e con la condivisione delle scelte di
programmazione”
pag.16
“Iniziative volte a diffondere ed incrementare la cultura della
partecipazione, estendendo la partecipazione alla società civile e
non solo agli addetti ai lavori e promuovendo non solo a livello
istituzionale ma soprattutto verso la cittadinanza la partecipazione
con l’ausilio di processi e strumenti di carattere innovativo.
Si tratta di laboratori/eventi/convegni in cui saranno adottate tutte
le tecniche e metodologie per organizzare e gestire il processo
partecipativo, per dare agli abitanti modo di collaborare al progetto
condiviso di una parte della città. Il metodo dell’ascolto degli
abitanti, finalizzato alla raccolta di informazioni e di sensibilità
del territorio, arricchirà di maggiore qualità il progetto, facendo
tesoro della fantasia dei partecipanti, ed amplierà la capacità
percettiva dei fabbisogni dei cittadini.”
L’unico “Facilitatore di Comunità” selezionato nel
dicembre 2017 ha iniziato ad operare attraverso un sondaggio scritto
distribuito nella via nel maggio 2018 e raccolto tramite i negozi
presenti. Facilitatore che non è stato presentato alla Comunità
pubblicamente e che sta incontrando ovviamente grandi difficoltà
nell’interagire con i cittadini non avendo ricevuto la doverosa
legittimità pubblica. In pochissimi hanno riconsegnato il sondaggio,
segno del totale fallimento del Comune nel coinvolgere i residente su
questo progetto. Un sondaggio che fra l’altro arriva in ritardo, a
cantiere aperto e di cui non si capisce la finalità. O si chiede di
partecipare attivamente prima di procedere oppure si chiede il grado
di soddisfazione dopo la chiusura dei lavori. Cosa penserà la
popolazione di un progetto lasciato a metà? Con un incrocio lasciato
a metà? Mancante del primo lotto e dell’elemento caratterizzante,
l’arredo e il verde urbano?
In
data 28 maggio 2018 durante il Consiglio Comunale il presidente della
Commissione Urbanistica nonché consigliere di maggioranza del
Comune nel suo intervento pubblico ha dichiarato che non verrà
installato il verde in via Baldesio come si evince dallo streaming:
Questa dichiarazione pubblica, che nessuno ha smentito, avvalora e rende certa la nostra
preoccupazione, già espressa via mail e al telefono alla Fondazione
Cariplo nei giorni scorsi, sulla reale volontà del Comune di
completare il progetto così come previsto, dato che ormai da un paio
di mesi i lavori stradali sono fermi, il lotto uno non sia stato
affidato ad alcuna ditta e siano state ridisegnate le strisce a terra
nell’incrocio lasciato a metà, mentre al posto dell’arredo
urbano vi sono dei manufatti di plastica.
Informazioni che riceviamo casualmente a riprova che il Comune non
sta affatto dialogando ne con la popolazione residente ne soprattutto
con le Associazioni coinvolte nel progetto, tenute all’oscuro di
tutto.
RIGENERAZIONE
URBANA
Come si evince dal testo:
https://drive.google.com/file/d/1p5kUO9olNKaOQPKTtFF3TsWqQ7i3jUWV/view
Il progetto Casalmaggiore 2.0 si basa su due attività fondamentali, la “partecipazione dal basso” e la “rigenerazione urbana” attraverso l’installazione di arredo e verde urbano. Entrambe le attività ad oggi non sono state svolte. La prima doveva essere implementata soprattutto all’inizio del progetto e la seconda doveva essere installata al termine dei lavori stradali. I lavori stradali, di moderazione della velocità degli automezzi con gli attraversamenti pedonali rialzati e le chicane, non sono il progetto finale, ma solo la condizione per riportare sicurezza nella strada.
https://drive.google.com/file/d/1p5kUO9olNKaOQPKTtFF3TsWqQ7i3jUWV/view
Il progetto Casalmaggiore 2.0 si basa su due attività fondamentali, la “partecipazione dal basso” e la “rigenerazione urbana” attraverso l’installazione di arredo e verde urbano. Entrambe le attività ad oggi non sono state svolte. La prima doveva essere implementata soprattutto all’inizio del progetto e la seconda doveva essere installata al termine dei lavori stradali. I lavori stradali, di moderazione della velocità degli automezzi con gli attraversamenti pedonali rialzati e le chicane, non sono il progetto finale, ma solo la condizione per riportare sicurezza nella strada.
L’arredo
urbano e soprattutto il verde nel 2014 furono l’elemento
caratterizzante che rese la sperimentazione di successo e che permise
il coinvolgimento dei residenti.
Anche in questo caso la rigenerazione urbana è assente, perché gli spazi
recuperati nel lotto due in favore dei pedoni sono stati lasciati
completamente vuoti nonostante il progetto prevedesse:
Pag.
13
“La nuova disposizione, oltre a ridurre la velocità dei veicoli a
motore, ha consentito di ricavare nuovi spazi lungo la via per
l’inserimento di nuovo arredo pedonale e piante di varie dimensioni
fornite dai vivai della zona, in modo da migliorare la qualità della
strada come spazio pubblico, trasformandola da solo asse di
scorrimento del traffico veicolare a spazio di relazione tra una
pluralità di utenti e di funzioni, favorendo di conseguenza la
vivibilità, la convivenza e la socializzazione.”
Pag.20
“...interventi di riqualificazione e arredo urbano.”
Pag.22
“...il progetto prevede la riqualificazione dello spazio non
utilizzato attraverso l’inserimento di alberature, sedute, arredo
urbano e portabiciclette.”
Pag.23
“Abbellire il centro e le strade commerciali può essere quindi una
soluzione attrattiva, sia nei confronti dei cittadini che dei
turisti, ed un forte marketing territoriale può attrarre nuovi
consumatori.”
Pag.25
“Anche in questo caso la nuova disposizione, oltre a ridurre la
velocità dei veicoli a motore, consente di ricavare nuovi spazi
lungo la via per l’inserimento di nuovo arredo e verde urbano”
Pag.34
“RISULTATI ATTESI”
“I
vantaggi derivanti dalla rigenerazione urbana saranno subito
evidenti:
-
i nuovi arredi e le piante miglioreranno, in maniera evidente, la
qualità e la vivibilità della strada...gradatamente le persone
riprenderanno possesso della strada per passeggiare in tranquillità
o sedersi a fare quattro chiacchiere approfittando delle nuove
sedute…..
LOTTO
N.1 LAVORI STRADALI
Attualmente i lavori del lotto n.1 dalla piazza Garibaldi
all’incrocio con via del Lino sono stati sospesi.
Se i lavori del primo lotto non verranno eseguiti come previsto dal
progetto ciò comporterà che i disabili non avranno il percorso
sicuro e continuo dalla Piazza Garibaldi al parco di via Italia.
Progetto che prevede l’allargamento dei marciapiedi lungo la via,
l’abbattimento delle barriere architettoniche e la messa in
sicurezza dei pedoni sui due angoli in piazza Garibaldi attraverso un
allargamento dei marciapiedi che, proteggendo i pedoni, obbligheranno
gli automobilisti ad entrare nella via Baldesio a velocità moderata.
IN BLU IL PERCORSO SICURO PER I DISABILI DALLA PIAZZA GARIBALDI E LE 5 ISOLE ALL'INCROCIO |
Questo non solo è previsto nel progetto preliminare dell’Architetto
Dondè, inserito nel bando, ma anche indicato con precisione nelle seguenti pagine:
Pag. 19
...da Piazza Garibaldi fino all’incrocio con via Italia compreso..”
Pag. 20
“- LOTTO 1 da P.zza Garibaldi all’incrocio con via Del Lino”
Pag. 21
“Allo stato attuale, lungo il primo tratto di via Baldesio è
evidente l’assenza di adeguati spazi pedonali in quanto la
larghezza dei marciapiedi esistenti risulta essere inferiore a 1,50
m, larghezza minima prevista dal CdS per i percorsi pedonali.”
“Il progetto ha come obiettivo la riqualificazione di via Baldesio
attraverso l’allargamento ed adeguamento dei percorsi pedonali per
consentire la circolazione sicura dei pedoni e l’abbattimento delle
barriere architettoniche a favore della circolazione dei diversamente
abili.”
“L’intervento prevede quindi la riorganizzazione della
carreggiata, dimensionata come segue:
- una corsia veicolare da 3,00 m
- il marciapiede ovest da 2,00 m
- il marciapiede est di larghezza variabile tra 1,75 m e 3,15 m”
Il Lotto uno era stato inserito come intervento fondamentale dal vice-Sindaco
proprio a causa di alcuni disabili residenti nella via Baldesio che
hanno bisogno di avere accesso alla piazza Garibaldi senza essere costretti a stazionare in strada:
“In primis riteniamo corretto abbattere tutte le barriere
architettoniche. Nel primo tratto: che va da piazza Garibaldi fino
alla banca e al negozio Habitat, l’intenzione è di abbassare il
marciapiede, un po’ come avviene nei corsi principali di Cremona,
portandolo a raso e segnalando in modo orizzontale e con colori
diversi la carreggiata stradale e lo spazio per i pedoni e i
cosiddetti utenti deboli.”
https://www.oglioponews.it/2014/12/05/via-baldesio-torna-slow-town-leoni-ecco-come-interverremo/
DAVANTI CASSA RURALE SPERIMENTAZIONE 2014 |
DAVANTI CASSA RURALE REALIZZAZIONE 2018 |
Nelle
riunioni del 21 aprile e 8 maggio 2018 tenutesi in Comune e
verbalizzate, visto che:
- non sono state svolte dal Comune in tutto questo tempo le attività
di partecipazione civica
- è stato selezionato un solo facilitatore dei due previsti
- non sono state liquidate le spese sostenute da “Persona Ambiente”
- l’Associazione “Il Torrione” di fatto non ha svolto alcuna
attività
- il facilitatore non è stato formato da personale specializzato
- etc etc
“Persona
Ambiente” che il “Comitato Slow Town” hanno chiesto che le
somme (circa 20/25 mila euro) non utilizzate e rendicontate fossero destinate all’acquisto
dell’arredo urbano e soprattutto del verde in linea con la
sperimentazione del 2014 così come previsto dal progetto.
Dato
che il nostro interesse come Associazioni e Residenti della zona è
quello di fare in modo che il progetto sia completato nel migliore
dei modi ed abbia successo, come ebbe successo la sperimentazione del 2014, chiediamo alla Fondazione Cariplo di
richiamare il Comune di Casalmaggiore alle Sue responsabilità ed
impegni assunti con l’accettazione del co-finanziamento.
Il
progetto presentato deve essere realizzato nella sua interezza con
tutti gli elementi caratterizzanti (continuità dei percorsi per
disabili con l’abbattimento delle barriere architettoniche in tutta
la via allargando i marciapiedi dove previsto anche nel lotto uno,
messa in sicurezza dei pedoni con le cinque isole nell'incrocio via Baldesio/via Del Lino), moderazione della velocità in tutta la via, arredo urbano e verde di
qualità in linea con la sperimentazione del 2014 in tutta la via).
Rimanendo in attesa di informazioni da parte Vostra e disponibili
come sempre al dialogo, porgiamo Distinti Saluti.