In Consiglio Comunale si è dichiarato che quella è la sola sede della "VERITA'".
La Verità è che Casalmaggiore è collassata grazie a continue scelte errate fatte negli ultimi vent'anni da parte delle Amministrazioni che si sono succedute.
Un'apertura sconsiderata di punti vendita della Grande Distribuzione sull'asolana, con tutti i problemi di traffico e di infrastrutture costose che si porta dietro a carico della Comunità, oltre alla desertificazione commerciale nel centro storico e alla perdita di posti di lavoro diretti/indiretti che provoca.
Una cementificazione selvaggia di quartieri residenziali dormitorio esterni privi di infrastrutture ciclabili, che obbliga i residenti ad utilizzare l'auto ogni qual volta escono di casa.
Un centro storico abbandonato al suo destino di strade in porfido rotte, serrande abbassate e palazzi vuoti.
In Consiglio Comunale, "sede unica della verità", abbiamo appreso che il tecnico incaricato dal Comune per progettare la viabilità nel 2017 è lo stesso del 1989! Cinque mandati amministrativi!
A Casalmaggiore è praticamente impossibile girare in sicurezza in bicicletta o camminare sulle strade del centro, recarsi a scuola su percorsi sicuri.
Siamo pieni di ciclabili non a norma con il codice della strada, marciapiedi stretti o assenti, stalli auto ovunque, persino sui marciapiedi, nessun passaggio pedonale/ciclabile rialzato, nemmeno davanti alle scuole, doppi sensi di marcia delle auto dove non ci sono le larghezze minime richieste dal Cds, e potremmo continuare per ore, non c'è una via del centro esente da problemi.
La mobilità attiva (a piedi e in bici) è stata costantemente penalizzata in favore del passaggio e della sosta delle auto, anche nelle Piazze, luogo principe di incontro pedonale.
In un paesino di 15 mila abitanti abbiamo alcune strade dove si contano da 3 mila a 5 mila passaggi al giorno, con limiti di velocità incompatibili con la sicurezza di pedoni e ciclisti e che vengono sistematicamente violati.
Finalmente, dopo tutti questi errori, un candidato sindaco nel 2014 a pochi giorni dalle elezioni dichiarava sui giornali di voler cambiare rotta collaborando con Slow Town, portando a Casalmaggiore nuovi progetti, applicando la zona30 di via Baldesio in tutto il centro, rigenerandolo, coinvolgendo tecnici specializzati.
http://slowtowncasalmaggiore.blogspot.it/2016/01/slow-town-la-dichiarazioni-del-sindaco.html
Cosa sia successo da quella dichiarazione non lo sappiamo, ma tutto ciò che è avvenuto dopo non ha nulla a che fare con la coerenza di cui si parla in Consiglio Comunale, sede unica della verità!
Perchè questo PUT, oltre a non essere conforme alle Direttive Ministeriali, va completamente nella direzione opposta agli impegni presi in campagna elettorale, riaprendo piazze, sventrando parchi pubblici e aumentando il passaggio delle auto sulle strade in porfido a scapito dello spazio e della sicurezza dei Pedoni e dei Ciclisti.
Siamo a fine 2017 e dopo un anno dal finanziamento Cariplo siamo ancora fermi! Nonostante il progetto dell'Architetto Matteo Dondè, uno dei maggiori tecnici italiani specializzati in zone30 e rigenerazione rubana, mai più coinvolto dal 2014, fosse praticamente definito.
Se tutto va bene, occorreranno quattro anni per realizzare 300 metri di strada, sostituendo una sperimentazione che con alcuni accorgimenti sarebbe potuta rimanere fino ad oggi a costo zero per le casse comunali.
E a proprosito di costi, visto che l'opposizione in questi anni è andata sbandierando sciocchezze sui giornali, dichiarando che si utilizzavano i soldi di tutti per una sola via, con l'unico scopo di bloccare il cambiamento, vi consigliamo di andare a vedere i costi definitivi del progetto Casalmaggiore 2.0, scoprirete che il tratto oggetto della sperimentazione del 2014 tra l'incrocio di via del Lino e la rotondina in fondo a via Baldesio non costa affatto 130 mila euro, ma solo 22 mila euro. La stessa opposizione che ci ha accusato in questi anni, sempre sui giornali, di progettare la città solo per pochi bambini. E dalla quale in tre anni non è arrivata una sola proposta in favore dell'utenza debole, una, ne pubblicamente ne in Commissione Urbanistica.
Allora forse si comincerà a capire che non è un problema di maggioranza ed opposizione, ma che è il Palazzo nel suo insieme che non vuole cambiare.
http://slowtowncasalmaggiore.blogspot.it/2015/04/a-cosa-servono-i-130000-euro.html
http://www.ogliopo.laprovinciacr.it/news/ogliopo/111315/-Citta-dei-bambini-solo-per.html
La verità è figlia del tempo!