Nel
2016 ANCI Lombardia ha invitato i Comuni lombardi a partecipare al
progetto “I Comuni per i diritti dei bambini”, realizzato in
collaborazione con il prof. Francesco Tonucci del Consiglio Nazionale
delle Ricerche, in attuazione dell’iniziativa avviata nel 1996 su “La
città delle bambine e dei bambini”.
In
proposito sono stati raccolti documenti, testimonianze, fotografie,
esperienze avviate da Amministratori locali lombardi, confezionando un
e-book che è stato presentato in ANCI nello scorso mese di dicembre.
Il progetto di ANCI Lombardia prosegue anche nel 2017.
Obiettivo
principale è quello di sensibilizzare gli Amministratori locali verso
un nuovo modo di governare le città, assumendo il bambino come
“paradigma” del cittadino e garante delle necessità di tutti. Non viene
chiesto un maggior impegno per aumentare risorse e servizi a favore
dell’infanzia; si chiede invece un cambio di mentalità, per “pensare”
una città diversa e migliore per tutti, in modo che anche i bambini
possano vivere un’esperienza da cittadini, autonomi e partecipanti.
La
città, di solito viene progettata pensando al cittadino adulto e
produttivo, fattore di sviluppo e cambiamento. In questo modo, però, la
città perde le sue originarie caratteristiche di luogo di incontro e di
scambio. Rinuncia agli spazi pubblici, che dell’incontro e dello
scambio sono condizioni essenziali, lasciando che i cortili, le piazze,
le strade e i marciapiedi assumano sempre più funzioni legate all’auto e
al commercio, sottraendole ai cittadini. Rifiuta la caratteristica di
spazio condiviso e sistemico, nel quale ogni parte necessita delle
altre, per destinare spazi definiti a funzioni e ceti sociali diversi,
costruendo così zone ghetto e zone privilegiate, svuotando i centri
storici e dando vita alle attuali periferie.
La
città così modificata è diventata un ambiente malsano per la salute, a
causa dell’inquinamento atmosferico e acustico, pericoloso ed
esteticamente brutto.
Uno
strumento fondamentale per ricostruire un ambiente accogliente e
disponibile nei confronti dei bambini è chiedere il loro contributo,
chiamandoli a collaborare per un cambiamento reale dell’ambiente urbano.
L’adulto
che invita i bambini a partecipare deve essere convinto che i bambini
possano dare un contributo vero e valido e deve essere disposto a tener
conto delle loro indicazioni. Inoltre l’adulto deve essere titolare di
potere, al fine di onorare gli impegni assunti con i bambini.
La
scuola può offrire un contributo importante, così come la famiglia,
soprattutto per alcune decisioni che vanno assunte insieme. D’intesa con
le istituzioni si possono avviare forme di partecipazione, che
costituiscono vere e proprie “esperienze di cittadinanza”.
Uno
degli obiettivi del progetto de “La città dei bambini” è quello di
consentire ai bambini di uscire di casa senza essere accompagnati, per
poter incontrare gli amici e giocare con loro negli spazi pubblici della
città. La necessità di avere sempre il controllo diretto degli adulti
impedisce ai bambini di vivere esperienze fondamentali come
l’esplorazione, la scoperta, la sorpresa, l’avventura, imparando a
superare ogni volta i possibili rischi o difficoltà. L’impossibilità di
provare queste emozioni e di costruire queste conoscenze crea gravi
lacune nella costruzione di una personalità adulta, di regole di
comportamento, di strumenti di conoscenza e di difesa.
Inevitabilmente
si pensa alla “pericolosità della strada”, anzi è sempre più forte la
domanda di sicurezza, di presenza di polizia e di videocamere.
Si tratta di decidere: quale tipo di società intendiamo costruire?
Invitiamo
gli Amministratori dei Comuni lombardi a proseguire la riflessione
avviata da ANCI Lombardia e ad aderire all’iniziativa “La città dei
bambini”, per potenziare la rete dei Comuni, non solo italiani, che
hanno dichiarato il loro impegno politico per il rispetto dei bambini e
per il cambiamento delle città.
L’adesione
al progetto viene sottoscritta personalmente dal Sindaco e confermata
da una delibera di Giunta e/o di Consiglio Comunale: in essa si possono
prevedere obiettivi e azioni che si intendono mettere in cantiere in
tutti gli ambiti dell’amministrazione.
Per aderire al progetto, www.anci.lombardia.it / Sezione Circolari (in allegato alla presente si trova la scheda di adesione).
I Comuni lombardi disponibili ad attuare il progetto sono invitati a trasmettere la scheda di adesione all’indirizzo posta@anci.lombardia.it.
Nostra
intenzione è di costruire una rete lombarda dei Comuni che aderiscono
al progetto per facilitare lo scambio di esperienze e per promuovere
campagne di informazione e di progettazione.
Qualche Comune lombardo ha già messo in atto gli intenti dichiarati. E’ il caso del Comune di Legnano,
che propone per sabato 11 e domenica 12 marzo 2017 il “Festival dei
diritti dei bambini”, organizzato con il patrocinio dell’Università di
Milano Bicocca.
Nelle
due giornate si terranno laboratori per bambini dai 3 ai 13 anni in
tutte le sale di Palazzo “Leone da Perego”. Ogni laboratorio avrà come
tema un diritto della Convenzione approvata dall’ONU. Molti laboratori
verranno proposti e gestiti da insegnanti delle scuole, che in questo
anno scolastico hanno promosso progetti di sensibilizzazione sulla
Convenzione per i diritti dell’infanzia.
Nelle
due giornate dell’11 e 12 marzo ci saranno anche momenti di
sensibilizzazione dedicati agli adulti. In particolare la mattinata di
domenica sarà dedicata al ruolo delle Istituzioni locali nella
promozione dei diritti sanciti dalla Convenzione, con la firma di una
“Carta di intenti” in cui sono riepilogati gli impegni assunti dai
Comuni del legnanese nella promozione dei diritti dei bambini tramite
azioni concrete.
Gli Amministratori locali sono invitati a partecipare.
Cordiali saluti.
Pier Franco Maffè Presidente Dipartimento Istruzione di Anci Lombardia