giovedì 28 luglio 2016

"TANGENZIALE DEI BAMBINI", PROGETTO EUROPEO !!!


A poco più di un mese dall'inserimento da parte di ISPRA della "Tangenziale dei Bambini" come "Progetto Pilota" consultabile qui: 


dal 25 Luglio 2016 siamo stati riconosciuti e pubblicati come "Caso Studio" da ELTIS, l'Osservatorio della Mobilità Urbana della Commissione Europea:


Un importante riconoscimento "tecnico" che dimostra l'elevata qualità del progetto di mobilità sperimentato qui a Casalmaggiore e che apre opportunità di finanziamento sia nazionali che europee.

Consultando i numerosi "case studies" raccolti da Eltis in Europa balza all'occhio la quasi totale assenza dell'Italia e soprattutto l'inusuale presenza di un Comitato di privati cittadini come il nostro.

L'attenzione mediatica nazionale sta aumentando per un progetto fatto dal basso e ahinoi completamente ignorato dalla politica locale.

Sul nuovo sito http://tangenzialedeibambini.blogspot.it/ abbiamo raccolto i siti nazionali e internazionali che ne parlano, a breve anche la ECF (Federazione ciclistica europea) di Bruxells ne pubblicherà il progetto ritenuto molto interessante e da copiare. 

La Stampa di Torino:

GeenME

L'Automobilie (ACI)

Radio24 (IlSole24Ore)

Bikeitalia

Infosostenibile

Ladyo

Greenplanner

Dailygreen

Green

Lifegate

FIAB

VivereCremona

MammaStyle

BraviBimbi

La nuova ecologia di Legambiente

 
Rivista BC di FIAB






 Rivista Ciclobby Notizie

 

 Patrocinio della Rivista UPPA (Un Pediatra per Amico)






sabato 23 luglio 2016

PERCHE' E' MORTO UN ALTRO BAMBINO IN BICICLETTA SULLE NOSTRE STRADE



Nell'Oglio Po mettersi sulla strada è un atto di fede, se analizziamo solo gli ultimi 60 giorni, scopriamo che è normalità quotidiana l'incidente stradale, auto che finiscono nei fossi, contro le vetrine nei centri storici, tamponamenti a catena sui ponti, pirati della strada ubriachi, ciclisti e motociclisti travolti e uccisi, frontali tra auto per sorpassi azzardati. Una volta si parlava delle "stragi del sabato sera", ora è una carneficina quotidiana a qualsiasi ora del giorno. Nonostante si sia introdotto il reato di omicidio stradale, il quadro non è affatto migliorato. Probabilmente il 2016, visti anche i dati anticipati dall'Assiociazione vittime della strada vedrà una pericolosa inversione del trend con aumento di incidenti e morti rispetto agli anni passati. 
In questo quadro drammatico i Bambini e Ragazzi sono i più penalizzati, la loro prima causa di morte è l'incidente stradale.
Nei centri storici il principale fattore di rischio è la velocità dei veicoli e i bambini sono completamente in balia degli automobilisti adulti. 
Nella progettazione delle strade comunali nessuno considera che i bambini hanno capacità percettive e reattive differenti rispetto a quelle di un adulto.
Un bambino (alto non più di 130 cm intorno ai 7-8 anni) ha un campo visivo limitato, non è in grado di scorgere un veicolo che si avvicina dietro ad un altro veicoli più vicino, ha una visione periferica ancora poco dettagliata, non percepisce particolari importanti con "la coda dell'occhio", la sua visuale è frequentemente ridotta da sagome e ingombri: un'auto parcheggiata, una bicicletta, una siepe, un cassonetto dell'immondizia costituiscono per lui ostacoli visivi. Gli impediscono di vedere e di essere visto. 
Un bambino non è in grado di comprendere la velocità con cui si avvicina un veicolo (che verrà appresa dal bambino con l'esperienza solo in età più adulta). Sempre per inesperienza un bambino non sa valutare quanto spazio e quanto tempo sono necessari ad un'automobile per fermarsi. Confonde spesso la realtà con la fantasia: per un bambino un'auto si ferma immediatamente, per incanto. A questo si aggiunge che un bambino non è in grado di comprendere la fonte di un suono o di un rumore. Un bambino impiega almeno 4 secondi per capire se un'auto è ferma o in movimento.

venerdì 22 luglio 2016

Segnaletica a terra da rifare.

Dopo tutti gli interventi, alcuni scomposti, ascoltati e letti in questi giorni sulla stampa e sui social in merito alla soppressione della ciclabile tra Casalmaggiore e Roncadello sull'argine maestro ci pare giusto intervenire come Comitato per chiarire alcuni concetti.
Innanzitutto ricordiamo che l'intervento di allargamento dell'argine, ormai decennale, a cura dell'AIPO era ed è stato pensato e progettato per un passaggio ciclopedonale e non certo per il passaggio degli autoveicoli. Curioso è che solo dopo tutti questi anni ci si sia accorti che mancano le distanze minime per realizzare la ciclabile a norma. Crediamo che per il futuro l'avere a disposizione una bindella metrica possa essere di aiuto per evitare di spendere centinaia di migliaia di euro che invece di risolvere i problemi di sicurezza dell'utenza debole li aggravano.
Ma veniamo a noi.
Per giustificare la soppressione della pista ciclabile ci si appella alla distanza minima prevista dal Codice della strada per una strada a doppio senso di marcia che prevede un minimo di 2,75 metri per corsia. Se però dovessimo seguire questo ragionamento "giustificatorio" l'argine maestro che parte dalla Canottieri Eridanea al nuovo tratto asfaltato dovrebbe essere immediatamente trasformato a senso unico (o chiuso al traffico) per i veicoli a motore visto che nel tratto la larghezza massima della carreggiata totale va dai 3,5 metri nel primo pezzo ai 4,5 metri nel secondo (inferiore ai 5,5 metri necessari). Se infatti fate un sopralluogo vedrete che non esiste alcuna striscia di mezzaria, perchè questo creerebbe delle corsie larghe da 1,75 a 2,25 metri, di gran lunga inferiori ai 2,75 previsti dal codice. In quel tratto le responsabilità civili e penali in caso di sinistro non sarebbero applicabili? E perchè si applica il Codice della strada per sopprimere una ciclabile e non lo si applica allo stesso modo per regolare secondo il codice la circolazione dei veicoli a motore? Ecco che allora la giustificazione, giusta, di dover applicare il codice della strada deve valere per tutti i veicoli e non solo per quelli a motore che possono passare sempre. E' palese quindi che questo intervento è discriminatorio verso alcuni utenti della strada (pedoni e ciclisti) ed in particolare verso il veicolo bicicletta. Ciò anche in contrasto con l'articolo 1 del codice della strada che recita:  "1. La sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientra tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato." La strada che è stata oggetto di allargamento per ricavarvi la ciclabile non ha mai avuto le distanze minime di 5,5 metri che permette il doppio senso di marcia degli autoveicoli e fino ad oggi nessuno si è mai appellato al codice della strada ne a responsabilità civili e penali in caso di sinistro per regolare diversamente il passaggio, solo ora che bisogna fare spazio alle biciclette ci si ricorda che esistono delle norme e le si utilizza in sfavore dell'utenza debole, proprio quell'utenza che su un argine maestro dovrebbe essere prioritario proteggere. E' infatti palese che l'utilizzo dello spazio per la ciclabile per allargare le corsie agli autoveicoli ha peggiorato notevolmente il grado di sicurezza degli utenti deboli, e se non siete daccordo vi consigliamo di recarvi sul posto ed osservare il comportamento degli automobilisti che sfrecciano a velocità folli in quel tratto. Con la nuova segnaletica a terra inoltre si obbligano i ciclisti, che devono rispettare il codice della strada, a stare a sinistra della striscia che delimita le corsie verso la banchina e ciò oltre ad essere pericoloso impedisce agli automobilisti il sorpasso perchè anch'essi dovendo rispettare il codice e non possono invadere la corsia opposta a causa della riga continua presente. In pratica,  con questa segnaletica a terra non è compatibile il passaggio contemporaneo di auto e bici senza che uno dei due violi il codice della strada (il ciclista spostandosi a destra sulla banchina riservata ai pedoni, o l'automobilista spostandosi nella corsia opposta per effettuare il sorpasso). 
Anche l'Ing. Enrico Chiarini Responsabile Tecnico Nazionale della FIAB ci ha confermato quanto segue:

"Ai sensi del codice il ciclista deve stare in carreggiata (a sinistra della linea)".

"I ciclisti (velocipedi) sono classificati come veicoli ai sensi del CDS. Pertanto essi devono transitare in carreggiata (non sulla banchina), salvo in presenza di piste a loro riservate."

"Art.3 CDS 7) Carreggiata: parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli; essa è composta da una o più corsie di marcia ed, in genere, è pavimentata e delimitata da strisce di margine. Art.141 REG 2. Le strisce di margine sono continue in corrispondenza delle corsie di emergenza e delle banchine; esse possono essere realizzate nei tratti di strada in cui vige il divieto di sosta. Art.3 CDS 4) Banchina: parte della strada compresa tra il margine della carreggiata ed il più vicino tra i seguenti elementi longitudinali: marciapiede, spartitraffico, arginello, ciglio interno della cunetta, ciglio superiore della scarpata nei rilevati" 

Questo ciclista è sulla banchina e sta violando il codice della strada per proteggersi e stare lontano il più possibile dalle auto, se va sulla carreggiata a sinistra della striscia bianca come prevede il Cds l'automobilista che lo sorpassa viola il codice perchè a terra la striscia è continua e non può oltrepassarla.



mercoledì 20 luglio 2016

In English for Eltis !

Routes to school, sustainable mobility and urban regeneration

Preface:
It's been some years now that in Italy citizens are taking initiative aimed at sustainable mobility and urban regeneration.
Since 2014 Comitato Slow Town of Casalmaggiore (CR) organizes demonstrations and experiments designed to encourage pedestrian and bike mobility in the city and the regeneration of public spaces creating 30 km/h areas (called Zona30) and safe routes for pedestrians and bikers, particularly for children on the route from home to school or school to downtown.

Casalmaggiore (in the province of Cremona, in Lombardia) has 15,000 inhabitants and lies alongside the river Po. Like many small and large italian cities has a "desertified" downtown because over the last twenty years have been recklessly built shopping centers in the outskirts and new residential districts, resulting in large land occupation. In the center about 70 shops were closed and 1,500 apartments went uninhabitated, 30% of the total.
These things led to urban decay in downtown and danger on its streets, because they've no longer been occupied by persons, but by vehicles people use to move faster from home to work and home to shopping centers.
Facing these issues Comitato Slow Town began to experiment with new ways of using the inner city streets.
The most common way the citizens move is by car and the road system has been designed over the years keeping that in mind. The few facilities for cyclists in many cases don't meet the traffic code regulations and are dangerous. The streets in downtown aren't large enough to allow the existence of bicicle lanes without removing the parking spaces for automobiles and in several streets the parking spaces are made on a portion of the sidewalk, when there are sidewalks.
Piedibus, an initiative aimed to walk children to school and running for about ten years now, has three lines that connect the center to the primary school thanks to the volunteers and involves forty pupils (5% of the total).
This Piedibus, despite being very useful for the children and families involved, did not solve the many problems existing on the road to school.

Description of the project

Zona30
In 2014, thanks to a notice of Fondazione Cariplo aimed at "Comunità Resilienti" (so called communities that are resilient despice many aspects of locally identified environmental difficulties) and the involvement of an architect specializing in Zona30 (Matteo Dondè from Milan), it was possible to develop and test a 30 km/h speed-reducing project in a street of the center through the installation of urban and green furniture on the roadway which has created a slowdown chicane. This experimentation, which originally was intended to last two days, because of the great success and as a result of a petition that in a few days reached more than a thousand signatures, remained for the next three months. Comune di Casalmaggiore then commissioned to Architect Dondè a final project which in two years has unfortunately remained on paper due to lack of funds.

La città dei bambini (Children's town)
At the end of 2014 Comitato Slow Town presented also to the municipality a school mobility plan inspired by the experience "Meglio a piedi" in the canton of Ticino in Switzerland. A very articulate plan that, among other suggestions, proposed to use the main bank of the river as the primary safe way to school and close some streets to traffic near the school complex during entry and exit hours. The plan was put to test by the Comitato Slow Town in May, 2015 with the participation of local schools and the assistance of the local police.
Given the success of the test and the requirements the plan required (a further project implementation and light infrastructure such as a dirt road), the Comitato Slow Town has organized in May 2016 a new exhibition entitled "La città dei bambini" (Children's town). With the involvement of private construction companies and "Botteghe di prossimità" (shops displaced along the track) what was missing was realized.

Tangenziale dei bambini (Children's ring road)
In the three-day event "La città dei bambini" it was inaugurated the "Tangenziale dei bambini", a pedestrian / cycle path which is spread over a couple of kilometers along the main bank of the river Po. The route is an extremely safe route because it is closed to vehicular traffic and therefore suitable as road to school.
It's an actual ring road with traffic signs, in every way suitable for children. It will be used by children to get to and from school, gym, library, and the most attractive places of downtown, surrounded by beautiful scenery and sheltered from traffic risk and smog.
"Tangenziale dei bambini" has all the features of a true ring road: it's peripheral, unites all the main sites of downtown and is equipped with exits (nine).
This ring road allows children to stay clear of the downtown street risks, expecially in the rush hours of the schools when a thousand people (parents and pupils) have a hard time weaving in and out of curves, dangerous crossings, double parked cars, lack of sidewalks and crosswalks.
The new route, siding river Po, not only avoids all these risks and is as long as the other ones (fifteen minutes inside nature) but is proposed as alternative transportation by all means. The Piedibus will profit so much from this additional track that from next year one of the lines could be the ring road.
For the project hasn't been necessary the construction of something anew but only to adapt an existing route in two simple steps. The realization of a dirt road to connect the main bank to the city and give continuity to the whole track. This dirt road was designed and built thanks to private companies in the area that cared for the safety of children. The project was submitted to the municipality that gave the authorization to perform the works on its areas.
The municipality didn't use its own resources to build the dirt road and, in addition, will benefit from the less stressed downtown streets. The entire community will benefit from the reduction of accidents, expecially the weaker users, and the redution of acoustic and air pollution.

Metrominuto Casalmaggiore
Linked to 'Tangenziale dei bambini' there is the MetroMinuto project. The ring road has nine exits located by the stairs and descents down the main bank. Every exit has a sign indicating name and number of the exit, images of relevant destinations along the route, metres and minutes needed to the destinations. Each exit is marked with a different color and has simple grafics, suitable for children.

MetroBottega Casalmaggiore

MetroBottega completes the mobility project of Comitato Slow Town, allowing everyone to enjoy downtown without using the car, starting from the main bank with 'Tangenziale dei bambini', Metrominuto and its nine exits/routes.
MetroBottega is a map showing the main downtown streets grouped in ten different coloured lines. This 'pedestrian open sky metro' will help citizens finding the products and services they need and 'Botteghe di prossimità' ...

martedì 19 luglio 2016

LEGAMBIENTE !!!

Siamo sul nuovo numero luglio/agosto 2016 de "La nuova ecologia" mensile di Legambiente !!!!




 

venerdì 15 luglio 2016

PATROCINIO E COLLABORAZIONE CON UPPA !




Abbiamo ricevuto un prestigioso riconoscimento da UPPA (Un Pediatra per amico)  che ci ha concesso il suo patrocinio e chiesto di collaborare per mettere in rete nazionale le nostre attività anche attraverso la loro seguitissima rivista bimestrale. Prossimamente i lettori della rivista potranno leggere del progetto la Tangenziale dei Bambini !







SITO INTERNET


https://www.uppa.it/

Chi sono:

Un Pediatra Per Amico (UPPA) è il bimestrale per genitori scritto e diffuso dai pediatri e da altri specialisti che si occupano di bambini.
Nato nel 2001 con la collaborazione dell’Associazione Culturale Pediatri (ACP) è diffuso fra le famiglie per abbonamento e distribuito negli ambulatori di circa 1000 pediatri del Sistema Sanitario Nazionale, oltre che in molti consultori, biblioteche e altre strutture di assistenza alla maternità e all’infanzia. I suoi contenuti medici sono fondati sulla Medicina Basata sulle Prove.
Questo sito appartiene a Un Pediatra Per Amico ed è interamente finanziato dai lettori del giornale, non contiene nessun tipo di pubblicità: non esistono fonti di finanziamento che possano generare un conflitto di interesse. Puoi visitare la pagina dei nostri autori più assidui oppure consultare l’elenco di tutte le persone che hanno collaborato con UPPA.






sabato 9 luglio 2016

LA VIABILITA' UTILE AI COMMERCIANTI E ALLA CITTA'



Stanno uscendo le prime indiscrezioni sul Piano Urbano del Traffico di Casalmaggiore e già alcuni commercianti del centro storico sono sul piede di guerra. 


Cosa ne pensa il Comitato Slow Town del PUT lo abbiamo spiegato qui:


Il PUT è un piano inutile, obsoleto e superato.

Che il mantenimento delle Botteghe di prossimità siano un elemento importantissimo da sostenere lo avevamo anche, inascoltati, comunicato in un documento al Comune nel 2014:


dove tra le altre cose chiedevamo che non venissero ripristinati i doppi sensi di marcia come si sta pensando di fare in via Favagrossa e in altre vie del centro.

I commercianti hanno bisogno di tutti per prosperare, di pedoni, ciclisti e automobilisti.

Puntare sullo scorrimento delle auto in centro introducendo di nuovo i doppi sensi di marcia a discapito della sicurezza di pedoni e ciclisti è un errore imperdonabile.

La scelta opposta, già sperimentata, di chiudere al traffico veicolare in modo permanente o nei fine settimana senza una forte introduzione di contenuti, quali arredo urbano fruibile e animazione, si è dimostrata altrettanto errata, basta vedere come è collassata Piazza Turati dove le attività commerciali sono sparite o come sia stata inutile la pedonalizzazione nei week end di piazza Garibaldi rimasta quasi sempre deserta.

La soluzione migliore e che è in grado di assecondare sia le esigenze dei commercianti che dei residenti è quella di far coesistere le diverse modalità di spostamento quotidiano puntando sulla sicurezza. In questo modo, incentivando la mobilità sostenibile, sempre più persone sceglieranno i piedi e la bici come mezzo di spostamento in città e chi viene da fuori troverà a disposizione i parcheggi liberati senza bisogno di farne di nuovi. 

Alla città e ai commercianti non serve avere migliaia di auto che attraversano il centro a 80 km/h per schivare le code dell'asolana, ma persone che  si fermano per incontrarsi e che fanno acquisti nelle botteghe di prossimità.

Fare delle politiche che ignorano la mobilità pedonale/ciclabile è da incompetenti, lo hanno capito in questi giorni a Padova dove la chiusura alle bici nel centro storico ha provocato il crollo del 50% delle vendite dei commercianti:

http://www.fiab-onlus.it/bici/notizie/a-ruotalibera-opinioni-e-commenti/item/1509-padova-docet.html

Nel Mondo le politiche di viabilità nei centri stanno andando verso la sicurezza stradale, le zone 30 e la viabilità dolce, è notizia di questi giorni che Parigi investirà nei prossimi 5 anni:

• 63 milioni di euro per la costruzione di piste ciclabili;
• 30 milioni di euro per finanziare il programma "Parigi a 30 chilometri all'ora";
• 7 milioni di euro per la creazione di oltre 10.000 installazioni per parcheggiare la bicicletta;
• 10 milioni di euro di incentivi per l'acquisto di biciclette elettriche e ciclomotori, scooter e biciclette da carico;
• Circa 40 milioni di euro per la pianificazione dei parcheggi di scambio bici/servizi di trasporto pubblico e per la riqualificazione di strade e piazze, per renderle idonee alla rete ciclabile, che comincia a delinearsi intorno a due assi (nord-sud e est-ovest).


http://www.repubblica.it/ambiente/2016/07/06/news/parigi_val_bene_una_bicicletta-143485356/?ref=HRERO-1
 
Qualcuno avverta i giapponesi asserragliati in Comune che la seconda guerra mondiale è finita !!!