martedì 25 novembre 2014

Rilanciare il Piedibus



La finalità principale del "Piano di Mobilità Scolastica" presentato al Comune di Casalmaggiore il 17 Ottobre scorso è quella di incentivare i Bambini e le Famiglie ad andare a Scuola a piedi o in bici su percorsi sicuri.
Ovviamente lo strumento principe da utilizzare è il Piedibus, che ora coinvolge solo poche decine di Bambini.
In tutte le indagini statistiche sulla mobilità Casa-Scuola l'elemento determinante che fa scegliere l'auto è la Sicurezza, senza sicurezza nei tragitti i genitori non cambiano abitudini.
Per questo abbiamo lanciato l'idea della Linea Blu sull'argine maestro che sarebbe la più sicura in assoluto. Una linea più lunga delle altre che è adatta anche alle bici.
La messa in sicurezza anche dei tragitti delle linee Gialla, Arancione e Verde deve però andare di pari passo.
Per questo il Piano di Mobilità prevede l'introduzione dei 30 km orari di tutte le vie coinvolte dal Piedibus e il totale accesso da parte dei Bambini sui marciapiedi, cosa che ora non avviene in molti tratti, come ad esempio in Via Guerrazzi o in Via Romani, perchè sono presenti, oltre che auto in divieto di sosta, anche stalli sui marciapiedi che non sono a norma con il codice della strada, perchè non permettono un agevole passaggio dei pedoni.
Il Codice della strada infatti stabilisce che il marciapiede è "destinato ai pedoni" e che si può occuparli purchè "sia garantita una zona adeguata per la circolazione dei pedoni e delle persone con limitata o impedita capacità motoria". 
La Sicurezza deve essere assicurata non solo ai Bambini, ma anche agli Operatori Volontari coinvolti, che oggi camminano sulla carreggiata, sia per contenere la carovana sul marciapiede sia per trasportare gli zaini con il carrello a mano. Infatti con tale carrello sui marciapiedi non riescono a passare, sia a causa dei problemi sopra ricordati e sia anche a causa della larghezza dei marciapiedi stessi, che raramente raggiungono il metro e mezzo minimo previsto dalla normativa, .
Questi carrelli portazaini sono molto faticosi da trasportare e visto che chi li spinge è comunque quasi sempre sulla carreggiata sarebbe opportuno venissero sostituti con delle più moderne cargobike che oltre ad essere più funzionali renderebbero più sicuro il tragitto per il volontario.
Il costo totale di questi mezzi, anche non dotati di motorizzazione elettrica, non necessaria vista la bassa velocità delle carovane, si aggira per le 4 linee piedibus/bicibus sui 4/6000 euro  facilmente copribili da un bando sulla mobilità sostenibile e/o da sponsorizzazioni di ditte locali attente all'utilità sociale.
 

lunedì 17 novembre 2014

NUOVA LINEA PIEDIBUS - BICIBUS ARGINE MAESTRO




Molti Genitori non mandano/accompagnano i Bambini a scuola a piedi perchè hanno paura che i loro figli vengano travolti dalle auto. Il fattore Sicurezza prende il sopravvento su ogni altra considerazione. Questo è comprensibile. D'altronde facendo a piedi i percorsi casa scuola non gli si può dar torto. I marciapiedi sono spesso ostruiti dalle auto in divieto di sosta, mentre gli attraversamenti pedonali negli incroci o sono mancanti o comunque pericolosi, perchè sono per la maggiorparte su strade con il limite dei 50 km/h e non ci sono tecniche di moderazione della velocità quali platee rialzate sulle strisce pedonali, restringimenti della carreggiata e barriere di protezione dei pedoni.
Le attuali linee del Piedibus, che devono essere messe in sicurezza, potrebbero però essere affiancate da una nuova linea che sfrutti l'argine del Po e che colleghi le Scuole Elementari con la zona più periferica coinvolgendo tutte le famiglie abitanti sull'argine, e nelle vie parallele Cairoli e Porzio.
Una linea lunga che potrebbe essere anche fatta per un Bicibus.
Il ritrovo iniziale all'altezza della scalinata che collega Via XX Settembre con l'argine Maestro da li proseguirebbe verso le scuole e viceversa.
La linea sarebbe sicurissima perchè quasi totalmente separata dalla circolazione delle auto.
L'unico tratto da mettere in sicurezza è quello tra le due sbarre sull'argine in Via Giordano Bruno (poco più di un centinaio di metri) facilmente realizzabile con ad esempio il posizionamento di paletti che separino il tragitto delle auto da Pedoni e Ciclisti. Fra l'altro quel passaggio è anche sfruttato nei fine settimana da chi passeggia sull'argine dall'Ospedale vecchio a S.Maria e sarebbe opportuno intervenire, ricordiamo infatti che in passato vi erano dei separatori a terra poco efficaci che si sono usurati ed infine sono stati eliminati e che le auto che provengono da via Giordano Bruno affrontano la salita in velocità. 
Alla linea per rimanere totalmente separata mancherebbe solo il collegamento finale tra l'argine in Via Italia e le Scuole Marconi, un collegamento di pochi metri sia pedonale che ciclabile facilmente realizzabile e che in realtà doveva essere pensato già in fase di progettazione quando si è insediato il nuovo plesso scolastico.




mercoledì 5 novembre 2014

Le buche nel porfido e la limitazione della velocità

La sostenibilità economica di Slow Town!

Stamattina piove e passando sulle strade in porfido del centro storico di Casalmaggiore si "apprezzano" meglio tutte le buche e i rattoppi in catrame presenti sulla carreggiata stradale. Queste mini pozzanghere ed avvallamenti, pericolosissimi per Pedoni e Ciclisti, non sono il frutto del caso, ma del passaggio continuo di auto e furgoni/camioncini che a gran velocità, facendo un forte attrito sui ciottoli, ne causa l'usura.
Prendiamo un tratto a caso, ad esempio via Romani, e vediamo il campo di battaglia chiamato strada:





Non è un caso locale, molti centri storici italiani con le strade in porfido sono messe in queste condizioni, pare per mancanza di fondi.
Ora, visto che è il traffico motorizzato il principale responsabile e che non vi sono fondi per ristrutturarlo e mantenerlo in buono stato occorre perlomeno attenuarne la causa puntando sugli unici due fattori che possono  avere un effetto duraturo:


1. La riduzione della velocità dei veicoli a 30 km/h.
2. Lo sviluppo della mobilità ciclabile dei Residenti.

Due "semplici" accorgimenti che permetterebbero al centro storico di rimanere con il caratteristico porfido che sicuramente a livello estetico/storico è da preferire al catrame.
Certo è che se non si prendono immediatamente queste decisioni (visto anche che la carenza di fondi è destinata a durare a lungo) è naturale pensare che nel prossimo futuro l'Amministrazione casalasca sarà costretta a togliere il porfido ed a sostuirlo con l'asfalto per evitare che si arrivi ad un punto di non ritorno nella pericolosità delle strade per tutti i suoi utenti. Anche per la necessità di evitare di essere chiamati in causa dai Cittadini per Responsabilità per i Danni materiali e fisici provocati dalle buche.


 Quindi, al di la della sensibilità individuale dei singoli e della collettività sul tema mobilità ciclabile, puntare su di essa e sulla moderazione della velocità è sicuramente una necessità economica importante per il Comune da non sottovalutare ed una soluzione di lungo termine che fa risparmiare molto denaro. Denaro che oggi non c'è e che per reperirlo occorre inevitabilmente aumentare le imposto locali e/o le multe (visto che in parte è da lì che si ricavano le risorse per la manutenzione), forse se fosse spiegato agli automobilisti residenti quanto costa la manutenzione delle strade, in molti non si opporrebbero alla limitazione della velocità. Slow Town è una soluzione anche economicamente sostenibile, perchè fa risparmiare denaro ai Residenti, liberando risorse che potrebbero essere utilizzate per cose più utili.


lunedì 3 novembre 2014

"SICUREZZA" davanti alla Scuola S.Giuseppe in Via Guerrazzi


Basta una semplice immagine per capire il grado di insicurezza per i Bambini davanti alle scuole casalasche. Parcheggio selvaggio sui marciapiedi, sulle ciclabili e sopra le strisce pedonali.