martedì 6 ottobre 2020

LE "LISTONATE" SULL'ARGINE DI S.MARIA PERDUTE PER SEMPRE...

Nei weekend sono centinaia e centinaia le persone che si recano sull'argine maestro dal Lido Po verso S.Maria per una camminata/biciclettata rigenerante, sportivi, ma soprattutto persone comuni di ogni età che scelgono quel tratto chiuso alle auto, perchè è sicuro, silenzioso e ti regala degli scorci bellissimi con pennellate di verde e tramonti mozzafiato.

Purtroppo tutto questo non sarà più possibile se arriveranno i MILLEDUECENTO posti a sedere del palazzetto sotto l'argine nel Parco Marconi a fianco della scuola. 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come si vede dalla bozza il palazzetto occuperà la metà del parco Marconi e sotto l'argine non c'è posto sufficiente per le centinaia di auto che arriveranno in quel parcheggio senza uscita... Anche distruggendo i due spazi verdi nel piazzale della scuola non riusciranno a ricavare più di 250/300 parcheggi auto, le restanti dove andranno a parcheggiare? In quella zona ci sono già tre accentratori di traffico, la scuola con circa un migliaio di utenti, la sede dell'AVIS e la Baslenga. Immaginiamoci cosa accadrà in caso di concomitanza di eventi sportivi. Non ci vuole un genio per capire cosa succederà. Ci saranno grossi problemi viabilistici e come sempre non è stato previsto alcun piano del traffico. Serviranno rotonde e sicuramente verrà riaperto l'argine alle auto, sia come parcheggio tra la sbarra vicino al Parco di via Italia e la chisetta S. Maria, sia come strada di deflusso all'uscita degli eventi.  La camminata dei casalaschi sarà rovinata per sempre. Decine di auto parcheggiate sull'argine di fronte alla scuola Marconi il sabato e la domenica saranno l'effetto collaterale del posizionamento del palazzetto in quel punto.


 

Casalaschi, Casalesi e turisti in questi fine settimane fatevi le ultime listonate a piedi e in bici tra il Lido Po e S.Maria presto non sarà più possibile nei week end. 

I nuovi padroni del nostro bellissimo argine per i prossimi decenni saranno i tubi di scappamento delle auto e le trombe assordanti dei "tifosi". 

Ai nostri figli e nipoti un giorno racconteremo come era bello passeggiare in quel luogo e chi lo ha rovinato per sempre.