martedì 10 maggio 2016

IL PUT E' UN PIANO INUTILE, OBSOLETO E SUPERATO.


Qui a Casalmaggiore siamo finiti su un binario morto, lo abbiamo capito sabato 7 maggio 2016 alla conferenza "La Città dei Bambini" dove a domanda diretta all'Onorevole Paolo Gandolfi, relatore del nuovo codice della strada e membro della IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, su come ottenere finanziamenti per interventi di mobilità si è parlato unicamente di PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile) e non di PUT (Piano urbano del Traffico).
Il collegato ambientale è chiaro, i Comuni che non hanno predisposto il PUMS non hanno alcuna possibilità di ottenere finanziamenti a fondo perduto. I 35 milioni di euro del collegato sono unicamente rivolti ad un “PROGRAMMA SPERIMENTALE NAZIONALE DI MOBILITÀ SOSTENIBILE CASA-SCUOLA E CASA-LAVORO”.
Il Programma prevede il finanziamento di progetti incluse iniziative di:

Pedibus / Car-pooling / Car-sharing / Bike-sharing
Realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti, anche collettivie guidati, tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta

Laboratori e uscite didattiche con mezzi sostenibili
Programmi di educazione e sicurezza stradale
Riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici o delle sedi di lavoro.

I programmi possono comprendere la cessione a titolo gratuito di «buoni mobilità» ai lavoratori che usano mezzi di trasporto sostenibili.

Il programma, le sperimentazioni e le proposte depositate e protocollate in Comune in questi due anni dal Comitato Slow Town sono nella giusta direzione e in linea con ciò che sta accadendo a livello nazionale. 

Questi i documenti che giacciono in Comune senza risposta:

http://slowtowncasalmaggiore.blogspot.it/2014/10/piano-mobilita-scolastica.html 

http://slowtowncasalmaggiore.blogspot.it/2014/12/governare-i-flussi-di-traffico-e.html





Stiamo investendo soldi, energie e tempo su un "Piano Urbano del Traffico" ormai inutile, obsoleto e superato.

Qui sotto il collegato:

LEGGE 28 dicembre 2015, n. 221 
Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali.


Art. 5
Disposizioni per incentivare la mobilita' sostenibile
1. Nell'ambito dei progetti finanziati ai sensi dell'articolo 19,
comma 6, del decreto legislativo 13 marzo 2013, n. 30, la quota di
risorse di competenza del Ministero dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare e' destinata prioritariamente, nel limite di 35
milioni di euro, al programma sperimentale nazionale di mobilita'
sostenibile casa-scuola e casa-lavoro, di cui al comma 2 del presente
articolo, per il finanziamento di progetti, predisposti da uno o piu'
enti locali e riferiti a un ambito territoriale con popolazione
superiore a 100.000 abitanti, diretti a incentivare iniziative di
mobilita' sostenibile, incluse iniziative di piedibus, di
car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing, la
realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti, anche
collettivi e guidati, tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta, di
laboratori e uscite didattiche con mezzi sostenibili, di programmi di
educazione e sicurezza stradale, di riduzione del traffico,
dell'inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimita'
degli istituti scolastici o delle sedi di lavoro, anche al fine di
contrastare problemi derivanti dalla vita sedentaria. Tali programmi
possono comprendere la cessione a titolo gratuito di «buoni
mobilita'» ai lavoratori che usano mezzi di trasporto sostenibili.
Nel sito web del Ministero dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare e' predisposta una sezione denominata
«Mobilita' sostenibile», nella quale sono inseriti e tracciati i
finanziamenti erogati per il programma di mobilita' sostenibile, ai
fini della trasparenza e della maggiore fruibilita' dei progetti.
2. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della
presente legge, con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela
del territorio e del mare, sentito, per i profili di competenza, il
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sono definiti il
programma sperimentale nazionale di mobilita' sostenibile casa-scuola
e casa-lavoro nonche' le modalita' e i criteri per la presentazione
dei progetti di cui al comma 1 mediante procedure di evidenza
pubblica. Entro sessanta giorni dalla presentazione dei progetti, con
decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e
del mare, sentito, per i profili di competenza, il Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti, si provvede alla ripartizione delle
risorse e all'individuazione degli enti beneficiari. Gli schemi dei
decreti di cui al primo e al secondo periodo, da predisporre sentita
la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo
28 agosto 1997, n. 281, sono trasmessi alle Camere, ai fini
dell'acquisizione del parere delle Commissioni parlamentari
competenti per materia. I pareri di cui al presente comma sono
espressi entro trenta giorni dall'assegnazione, decorsi i quali i
decreti sono comunque adottati.
3. Al fine di incentivare la mobilita' sostenibile tra i centri
abitati dislocati lungo l'asse ferroviario Bologna-Verona, promuovere
i trasferimenti casa-lavoro nonche' favorire il ciclo-turismo verso
le citta' d'arte della Pianura padana attraverso il completamento del
corridoio europeo EUROVELO 7, e' assegnato alla regione
Emilia-Romagna, promotrice a tal fine di un apposito accordo di
programma con gli enti interessati, un contributo pari a euro 5
milioni per l'anno 2016 per il recupero e la riqualificazione ad uso
ciclo-pedonale del vecchio tracciato ferroviario dismesso, la cui
area di sedime e' gia' nella disponibilita' dei suddetti enti.
All'onere derivante dal presente comma si provvede, quanto a 4
milioni di euro, mediante corrispondente riduzione
dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 10, comma 5, del
decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con
modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, e, quanto ad 1
milione di euro, mediante corrispondente riduzione delle risorse
dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 29, comma 1, del
decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con
modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, iscritte nel
capitolo 3070 dello stato di previsione del Ministero dell'economia e
delle finanze.
4. All'articolo 2, terzo comma, del testo unico di cui al decreto
del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, dopo il
terzo periodo e' inserito il seguente: «L'uso del velocipede, come
definito ai sensi dell'articolo 50 del decreto legislativo 30 aprile
1992, n. 285, e successive modificazioni, deve, per i positivi
riflessi ambientali, intendersi sempre necessitato».
5. All'articolo 210, quinto comma, del testo unico di cui al
decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, dopo
il terzo periodo e' inserito il seguente: «L'uso del velocipede, come
definito ai sensi dell'articolo 50 del decreto legislativo 30 aprile
1992, n. 285, e successive modificazioni, deve, per i positivi
riflessi ambientali, intendersi sempre necessitato».
6. Al fine di assicurare l'abbattimento dei livelli di inquinamento
atmosferico ed acustico, la riduzione dei consumi energetici,
l'aumento dei livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione
stradale, la riduzione al minimo dell'uso individuale dell'automobile
privata e il contenimento del traffico, nel rispetto della normativa
vigente e fatte salve l'autonomia didattica e la liberta' di scelta
dei docenti, il Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della
ricerca adotta, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore
della presente legge, sentiti per i profili di competenza i Ministri
delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente e della tutela
del territorio e del mare, specifiche linee guida per favorire
l'istituzione in tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e
grado, nell'ambito della loro autonomia amministrativa ed
organizzativa, della figura del mobility manager scolastico, scelto
su base volontaria e senza riduzione del carico didattico, in
coerenza con il piano dell'offerta formativa, con l'ordinamento
scolastico e tenuto conto dell'organizzazione didattica esistente. Il
mobility manager scolastico ha il compito di organizzare e coordinare
gli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli
alunni; mantenere i collegamenti con le strutture comunali e le
aziende di trasporto; coordinarsi con gli altri istituti scolastici
presenti nel medesimo comune; verificare soluzioni, con il supporto
delle aziende che gestiscono i servizi di trasporto locale, su gomma
e su ferro, per il miglioramento dei servizi e l'integrazione degli
stessi; garantire l'intermodalita' e l'interscambio; favorire
l'utilizzo della bicicletta e di servizi di noleggio di veicoli
elettrici o a basso impatto ambientale; segnalare all'ufficio
scolastico regionale eventuali problemi legati al trasporto dei
disabili. Dall'attuazione del presente comma non devono derivare
nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.


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